La sera di martedì 3 marzo, presso il Centro Anziani “Francesco Bardicchia”, alcuni soci giocano la partitella a biliardo che solitamente chiude le attività ludiche giornaliere, si tratta di un manipolo di ex professionisti dalla rara condizione di comodo pensionato, riferito alla famiglia, alla salute, all’età e ad altri fattori che non hanno subito rilevanti cambiamenti in modo da determinare una drammatica consapevolezza dell’essere anziano, solo o con problemi di socializzazione. Una piccola superficie brillante nella miriade di sfaccettature grigie che appartengono al mondo degli anziani. Quasi tutti gli altri sono andati via, rientrati per organizzare, all’interno dei singoli problemi, la parte della giornata che resta; pronti ad avviarsi il mattino successivo su quel percorso che li condurrà all’incontro con gli altri soci, dai coetanei al nuovo conosciuto. Per molti è l’unica occasione di socializzare, per qualcuno è la famiglia ritrovata.
Il Presidente, il Signor Emanuele Marrazza, chiama la segreteria del centro per comunicare che il Sindaco si era messo in contatto con lui raccomandandosi di porre in atto le disposizioni del decreto Ministeriale per il contenimento dell’emergenza epidemiologica e che sarebbe stata cura del segretario preparare all’istante un avviso da apporre per mano del custode all’ingresso della struttura per sancirne la chiusura temporanea. Il tempo interdetto, da subito alla data indicata per la fine delle misure, non ha dato luogo a iniziative alternative da parte del Comitato di gestione di fronte ai tanti meravigliati volti dei soci che hanno trovato la porta di “casa” chiusa, anche se ogni singolo cittadino ha da subito compreso che tutto sarebbe stato presto prolungato e rimandato.
Nel corso della prima fase, il Centro ha voluto contribuire all’emergenza con una donazione di duemila euro, già riportata dai media locali. Si è trattato di un’azione finalizzata ad attutire una parte del problema vissuto dalla nostra comunità cittadina, quella del sostentamento ai più bisognosi. All’inevitabile proroga ha fatto seguito la consapevolezza che la realtà bisognava affrontarla e viverla guardandola in faccia con nuove situazioni da gestire cercando di tessere una sottile traccia di rete tra i soci per sperare di non perdere del tutto il dialogo che per tanti potrebbe essere addirittura vitale. Ci sono stati frequenti contatti telefonici all’interno del Comitato di gestione con una maggiore frequenza dell’asse presidente-segretario che ha determinato la nascita di una pagina e di un gruppo che attraverso il noto social “Facebook” potessero, oltre che informare, creare un “nuovo modo” di socializzazione.
Il virgolettato è d’obbligo perché stiamo parlando di persone anziane che difficilmente accettano gli aspetti della tecnologia, così naturali per i nostri ragazzi, o rilevanti cambiamenti nella loro quotidianità. Bisogna tenere conto anche dei tanti, che pur essendo maestranze di molti aspetti della vita, non hanno la necessaria cultura per gestire un dispositivo, qualunque esso sia. Io stesso che, per filosofia di vita, ho sempre cercato di tenere il passo del progresso per essere quanto più possibile vicino al linguaggio delle nuove generazioni, faccio fatica a rendere attuabile questa idea di creare un punto di ritrovo on line. Sicuramente si possono migliorare gli aspetti grafici, della gestione e quant’altro, tutti quelli che vorranno contribuire con semplici suggerimenti i passaggi e le azioni utili a rendere fruibile il servizio, migliorarlo e diffonderlo per conoscenza a chi potrebbe trarne vantaggio o fosse semplicemente interessato. https://www.facebook.com/ass.polibardi/
Il segretario
Mario Greco
