“Vorrei tranquillizzare il sindaco Riccardo Rossi, non è nostra intenzione contrapporre il capoluogo con gli altri comuni della nostra provincia. Sia sui fondi del Recovery Plan sia su quelli dei Contratti Istituzionali di Sviluppo siamo promotori di una proposta includente di tutti gli attori e i territori in grado di non sprecare questa straordinaria occasione. Nessuno disfa niente, tanto meno, come ho avuto modo di dichiarare nella mia relazione, gli eventuali livelli di accordo già raggiunti tra il Governo e i comuni di Lecce e Brindisi. D’altronde è lo stesso Riccardo Rossi a ricordarsi di essere presidente della provincia – ovvero rappresentante anche di tutti i comuni del brindisino – nell’auspicare anche un CIS per l’insieme del territorio.” E’ quanto afferma Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S, promotore dell’incontro istituzionale tenuto nel Palazzo della città di Mesagne venerdì scorso, con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sen. Mauro Turco e le istituzioni e i rappresentanti delle associazioni produttive locali.
“Bisogna abbassare il volume delle polemiche di campanile e sintonizzarsi sulla qualità delle proposte in campo – prosegue Aresta – e chiunque abbia incarichi di responsabilità li deve esercitare per fare rete, per unire e non per dividere. Le città di Brindisi e di Lecce sono più forti e non più deboli se si rapportano con il resto del territorio, perché da questa crisi si esce solo se si è uniti, nessuno si salva da solo.”
“Il sindaco Rossi e tutti gli altri – conclude Aresta - utilizzino per questi obiettivi i diversi parlamentari espressione della nostra comunità. Personalmente sono sempre a disposizione di uno sforzo collegiale che non lasci indietro nessuno. Anche del sindaco Rossi se vuole. Abbiamo una sfida da condurre come Mezzogiorno per colmare il gap che esiste con gli altri Paesi europei e con il Nord Italia. Infrastrutture, digitalizzazione, centri di ricerca e di eccellenza, strutture portuali adeguate, rivoluzione verde, riequilibrio di genere, rilancio e qualificazione dell’agricoltura, del turismo e della sanità di prossimità non devono rimanere belle parole su fogli di carta. Prima usciamo dalla logica dei confini del proprio orticello e prima saremo tutti in grado di rispondere ai bisogni concreti delle persone.”