Se non fosse per il Pm10 l’aria respirata a Mesagne sarebbe pulita. Questo evidenziano i dati resi noti dall’Arpa (l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che ha rilevato la presenza di polveri sottili sul territorio provinciale brindisino. L’unico Comune ad aver superato i limiti di legge per la presenza di polveri sottili è Torchiarolo. Per il resto l’agenzia ha certificato che le “misure in continuo delle concentrazioni ambientali degli inquinanti gassosi e del Pm 2,5” e rilevati dalla rete di monitoraggio “Qualità dell’aria” per il 2017 “non superano i livelli fissati dalle norme”. Diversa, però, la situazione per il Pm 10, le più grandi tra le polveri sottili. In questo caso, infatti, il superamento c’è a Mesagne seppur inquadrato nei limiti previsti dalla Legge
Mesagne (24 microgrammi per metro cubo, a fronte del limite di legge fissato a 40) non è sola nella classifica delle città con la media annua più elevata ma rientrante nei limiti per il Pm 10. Ci sono paesi come S. Pietro Vernotico, San Pancrazio e Brindisi. Per quanto concerne gli altri inquinanti, infine, i dati sono sotto i limiti di legge. Come per il benzene e l’anidride solforosa, per la quale il dato più alto in provincia si registra a Brindisi, a Costa Morena. Il maggior numero di superamenti della concentrazione oraria, invece, si registra – naturalmente dopo Torchiarolo – a Mesagne (17), San Pietro Vernotico (16) e San Pancrazio Salentino (13).