Home Attualità Assessora approva planimetria da lei stessa ideata. Conflitto di interesse o devozione all’incarico?

Assessora approva planimetria da lei stessa ideata. Conflitto di interesse o devozione all’incarico?

da Cosimo Saracino
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È mai possibile che sia l’assessora (architetto) a predisporre la planimetria per lo spostamento degli uffici comunali su indicazione dell’amministrazione e che la stessa debba autoapprovarsela? Ma davvero non ci sono professionisti assunti nell’apparato burocratico del Comune (pagati profumatamente) capaci di fare due linee indicando scrivanie e sedie dove collocare gli impiegati? Domande che nascono spontanee alla lettura dell’ultima delibera di giunta pubblicata sul l’albo pretorio (n. 186 dell’8 settembre “Riorganizzazione logistica uffici e servizi”) in cui si legge: “l’Assessore Librato, su indicazione di questa Amministrazione ha predisposto l’allegata planimetria degli edifici innanzi menzionati, nella quale si assegnano gli spazi alle macroaree ed alla quale successivamente ogni titolare di area farà riferimento per l’organizzazione dei propri uffici e collocazioni e del proprio personale al loro interno”. 

L’assessora-architetto Librato in pratica ha messo in campo la sua riconosciuta professionalità su indicazione dell’amministrazione per risolvere un problema di collocazione degli uffici nelle varie sedi comunali. “La planimetria l’avrebbe dovuta predisporre l’area tecnica – dichiara Antonio Calabrese di ProgettiAmo Mesagne -. Ci troviamo di fronte ad un inusuale incarico all’assessore. In questo modo si crea confusione fra compiti di indirizzo (che competono all’organo politico) e quelli gestionali (che competono alla macchina amministrativa). In altre parole sarebbe stato più consono fare una delibera in cui si da mandato agli uffici competenti di predisporre una planimetria”.

 Nella speranza che almeno non arrivi la parcella, ci diciamo convinti che si tratti di un eccesso di zelo per velocizzare le pratiche amministrative.

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1 commento

Stefano venerdì, 28 Ottobre 2016 - 18:36

Ovvio che ove vi fosse la corresponsione di una parcella, anche simbolica, il conflitto di interessi sarebbe del tutto lampante!
Altrimenti non vi sarebbe alcuna difficoltá nel propendere verso “l´eccesso di zelo” . Ma la cosa appare abbastanza scontata. Almeno a mio parere!

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