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Autismo, il “Modello Brindisi” protagonista nel Convegno presso la ASL di Taranto

da Redazione
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Il presidente del Consorzio ATS BR4, Antonio Calabrese, e il “Modello Brindisi” al centro del convegno scientifico dal titolo “Autismo: ricerca, innovazione, programmazione e servizi territoriali. Le buone pratiche”, organizzato dalla ASL Taranto e dalla Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari, insieme alla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA). L’evento di formazione si è svolto giovedì 26 e venerdì 27 febbraio presso l’Aula Magna del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari. Calabrese, che è anche referente per l’autismo della Terza Commissione regionale, è intervenuto alla tavola rotonda dal titolo: “L’attuale normativa in Puglia, dal sostegno economico all’integrazione socio-sanitaria”. L’occasione è stata utile per tracciare un quadro generale riguardo alle novità intervenute durante gli ultimi due anni a livello legislativo in Puglia, tra cui l’introduzione di un contributo sanitario pari a 5.000 euro annui a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. “Si tratta di un intervento economico”, ha spiegato Calabrese, “per sostenere le famiglie nelle spese terapeutiche, riabilitative e per l’imminente avvio dei progetti di socializzazione a favore di tutti gli utenti con autismo censiti dai CAT”.

Durante l’evento aperto dal Governatore Michele Emiliano e dall’Assessore alla sanità Rocco Palese, il presidente del Consorzio ATS BR4 ha voluto sottolineare la necessità di “un maggior impegno da parte della Regione Puglia per attivare i centri specializzati per l’autismo, che risultano essere ancora troppo pochi nell’intero territorio regionale, nonostante un aumento significativo del fabbisogno”. Nel corso della tavola rotonda, a cui hanno partecipato i consiglieri regionali della Terza Commissione, Mazzarano e Galante, la Direttrice del Dipartimento Welfare Regione Puglia Valentina Romano e il Direttore Socio Sanitaria dell’ASL TA Vito Giovannetti, Antonio Calabrese ha rimarcato la considerazione che “per la persona con disturbo dello spettro autistico vi è la necessità di una presa a carico globale, attraverso interventi multidisciplinari che possano favorire una reale inclusione all’interno del mondo scolastico, del mondo del lavoro e in generale all’interno della comunità. Questo è possibile realizzarlo”, ha spiegato ai presenti, “attraverso l’apporto di tutti gli attori che a vario titolo sono interessati all’autismo, rispettando il ruolo fondamentale delle associazioni e delle famiglie”.

Tra i relatori intervenuti al convegno c’è stato anche il Direttore Generale dell’ASL di Taranto, Gregorio Colacicco, che ha espresso apprezzamento per il “Modello Brindisi”, quella buona pratica amministrativa raggiunta grazie alla cooperazione fra gli ambiti sociali e la costituzione del tavolo provinciale per l’autismo. Un modello, è stato detto, da replicare in ogni provincia pugliese come strumento utile per un costante confronto, condivisione, monitoraggio e “sorveglianza” sull’erogazione dei servizi per l’autismo in ogni territorio.

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