A quasi sette mesi dall’esplosione del caso Vento Banca, il coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale dalla Parte del Consumatore fa il punto della situazione su quel che è stato fatto e su ciò che si sta facendo per la tutela dei risparmiatori.
Il coordinamento, inoltre, fornisce alcuni dati fondamentali per comprendere l’impatto avuto a livello economico per le famiglie coinvolte in questa ennesima vicenda di risparmio tradito.
Partiamo dai dati:
1)NUMERO DI RISPARMIATORI CHE SI SONO RIVOLTI ALLO SPORTELLO CONFCONSUMATORI – DALLA PARTE DEL CONSUMATORE. Da dicembre ad oggi hanno contattato lo sportello del Coordinamento circa 300 risparmiatori per chiedere informazioni in merito alla vicenda Veneto Banca;
2)NUMERO DI RISPARMIATORI ASSISTITI DAL COORDINAMENTO. Oltre ad avere fornito informazioni a coloro che hanno contattato il coordinamento, quest’ultimo ha fornito assistenza diretta a 43 risparmiatori attraverso, anche, l’esame della documentazione e/o la richiesta della stessa;
3)NUMERO DI DIFFIDE. Il numero di diffide inviate dall’Associazione per conto dei propri associati coinvolti nella vicenda Veneto Banca è allo stato attuale pari a 43;
4)NUMERO DI PROCEDURE DI CONCILIAZIONI AVVIATE. Nei giorni scorsi sono state avviate 5 procedure di conciliazione per coloro che hanno ricevuto risposta negativa alla propria diffida.
5)VALORE COMPLESSIVO INVESTIMENTI 43 RISPARMIATORI ASSISTITI DAL COORDINAMENTO. Il valore complessivo degli investimenti dei 43 risparmiatori che hanno acquistato titoli Veneto Banca e che sono attualmente assistiti dal coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore è pari ad € 1.046.611,00;
6)VALORE MINIMO INVESTIMENTO 43 RISPARMIATORI ASSISTITI DAL COORDINAMENTO. Il valore minimo di investimento dei risparmiatori assistiti dal coordinamento è pari ad € 4.085,00;
7)VALORE MASSIMO INVESTIMENTO 43 RISPARMIATORI ASSISTITI DAL COORDINAMENTO. Il valore massimo di investimento dei risparmiatori assistiti dal coordinamento è pari ad € 81.878,25
“Un vero e proprio terremoto per i risparmiatori – afferma l’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore – L’aspetto che più colpisce di questa triste vicenda è che da parte dell’Istituto di credito emittente e di quello venditore non vi è stata, sino ad ora, nessuna apertura ad un dialogo concreto volto a risolvere bonariamente la questione”
Il coordinamento auspica, quindi, che almeno in sede di conciliazione si riesca a definire la vicenda, altrimenti non resterà altra strada che agire giudizialmente.
“A livello nazionale stiamo affilando le armi in modo tale da elaborare la linea processuale più efficace per la difesa dei risparmiatori – continua l’avv. Graziuso – Qualora, infatti, anche i tentativi di conciliazione non dovessero andare a buon fine, saremo pronti a sferrare un attacco frontale a livello giudiziario, così come in passato abbiamo già fatto, ottenendo ottimi risultati, nelle altre vicende di risparmio tradito, quali, ad esempio, Banca 121, titoli Parmalat, Cirio, Argentina, Cerruti”.
Il coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore è, infatti, da sempre impegnato per la tutela dei risparmiatori vittime degli scandali finanziari.
Da ultimo un associato ha ottenuto dinnanzi alla Suprema Corte di Cassazione il riconoscimento del proprio diritto ad ottenere la restituzione integrale della somma di € 181.000,00, oltre interessi investita nei famigerati bond Cirio.
Per maggiori informazioni tel. 347 – 0628721, www.confconsumatoribrindisi.it, www.facebook.com/Confconsumatori-Brindisi