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“BAROCCO FESTIVAL”, A MESAGNE LA VOCE ANTICA DELL’ORGANO

da Redazione
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Ci sono strumenti che più di altri sanno raccontare la storia di una civiltà. L’organo è tra questi: possente, polifonico, capace di trasformare lo spazio architettonico in cassa armonica di un’intera epoca. Sabato 27 settembre, alle ore 20.30, nella Chiesa Matrice di Mesagne, il “Barocco Festival Leonardo Leo” propone il concerto “Da Sevilla a Napule. Tientos, toccate, canzoni e danze nei secoli XVII e XVIII”, con protagonista Susana Garcia Lastra, organista spagnola di solida formazione e lunga carriera internazionale.

Il Festival, giunto alla XXVIII edizione, si muove lungo geografie e linguaggi che dal Mediterraneo risalgono all’Europa, ed è organizzato dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia, in collaborazione con la Città di Mesagne. Per il concerto si applica la formula del “biglietto rovesciato”. Il ticket si paga alla fine. Info: T. 347 060 4118.

Il percorso musicale scelto da Susana Garcia Lastra è un percorso tra due mondi che, nei secoli XVII e XVIII, si parlavano attraverso la musica: la Spagna dei grandi maestri dell’organo e la Napoli vicereale, snodo tra tradizione italiana e influenza iberica. Il programma si apre con Francisco Correa de Arauxo, figura capitale della musica tastieristica, che con la sua Facultad orgánica del 1626 inaugurò una nuova stagione, capace di sfidare i modelli rinascimentali e di introdurre ardite dissonanze, audaci soluzioni ritmiche e straordinarie libertà tematiche. Intorno a lui, la scuola spagnola dell’organo che nel Seicento conosce trasformazioni radicali: i registri spezzati, le trombe orizzontali, le scatole d’eco, elementi che conferiscono allo strumento una teatralità e un dinamismo del tutto nuovi.

A rappresentare questa stagione straordinaria ci sono autori come Pablo Bruna, soprannominato El Ciego de Daroca, e Juan Cabanilles, definito il “Bach spagnolo”, capace di dare al contrappunto un vigore quasi monumentale. Le raccolte di Antonio Martín y Coll aggiungono al repertorio organistico danze popolari, villanos e chaconas, a testimoniare quanto il confine tra musica colta e tradizione fosse permeabile e fertile.

Il viaggio approda poi a Napoli, capitale culturale nell’Europa del Settecento, dove la famiglia Scarlatti lascia un segno indelebile. Alessandro, protagonista della cantata e della produzione sacra, e Domenico, che con le sue sonate per tastiera rivoluziona la scrittura musicale anticipando lo stile galante e influenzando generazioni di compositori. Il legame con la Spagna diventa concreto con il soggiorno di Domenico presso la corte di Madrid, dove la sua creatività si nutre di influssi iberici e si riversa in pagine di straordinaria modernità.

La presenza di Susana Garcia Lastra al “Barocco Festival” è occasione per ascoltare un’autentica lezione di storia della musica, capace di far dialogare due mondi che il Mediterraneo ha sempre saputo congiungere. Il concerto di Mesagne diventa così un ponte ideale tra Siviglia e Napoli, tra tradizione e innovazione, tra colto e popolare.

Mesagne – Sabato 27 settembre, ore 20.30, Chiesa Matrice

Da Sevilla a Napule. Tientos, toccate, canzoni e danze nei secoli XVII e XVIII

Susanna Garcia Lastra organo

Musiche di Leonardo Leo, Alessandro Scarlatti, Francisco Correa de Arauxo, Juan Cabanilles, Antonio Martín y Coll

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