Home Primo Piano Basket serie C, al Pala De Francesco è festa Virtus: Monteroni piegata 84–81

Basket serie C, al Pala De Francesco è festa Virtus: Monteroni piegata 84–81

da redazione sport

Quando si incontrano la quarta e la quinta difesa del campionato, ci si aspetta una battaglia. E battaglia è stata, di nervi e di cuore, tra due storiche del torneo costruite per stare in alto. Da una parte la Rossotono New Virtus Mesagne guidata dal carisma di Giuri, dall’altra la Ital Bio Energy Monteroni che si affida al talento di Diomede.

La Virtus parte forte e sorprende subito gli ospiti: difesa feroce, linea di passaggio negata e parziale di 7–0 che obbliga coach Putignano al primo timeout. La scossa, però, sveglia Monteroni: Diomede accende la miccia e infila un parziale personale di due triple consecutive, che ribalta l’inerzia e spedisce gli ospiti al comando, vantaggio che conserveranno a lungo.

La partita sale di giri, ogni pallone è una lotta, il PalaDeFrancesco è gremito ma inizialmente più trattenuto. Monteroni sfrutta meglio i propri possessi, la Virtus si aggrappa all’esperienza sotto canestro di Lillo Leo, ma all’intervallo gli ospiti volano sul +11, dando la sensazione di avere la gara in pugno.

Al rientro dagli spogliatoi cambia la sceneggiatura. Coach Olive mischia le difese possesso dopo possesso, alternando soluzioni che confondono i salentini. Il terzo quarto dice 20–13 Mesagne: non basta a cancellare lo strappo, ma è il segnale che la Virtus è ufficialmente iscritta all’assalto finale.

Gli ultimi dieci minuti sono il quarto più bello visto finora al PalaDeFrancesco. La squadra di casa, in rimonta, infiamma il pubblico; il tifo esplode ad ogni recupero, ad ogni contropiede. Giuri duella colpo su colpo con Diomede, mentre Coppola innesta il turbo: recuperi a raffica, campo aperto, chilometri macinati in solitaria per riaprire tutto.

Monteroni però non molla di un centimetro. Il conto dei falli di squadra manda entrambe in bonus molto presto, ogni penetrazione vale un viaggio in lunetta. Quando la fatica presenta il conto, Coppola perde la prima di quattro palle potenzialmente letali per la Virtus (Monteroni sotto di un punto); al quarto tentativo Diomede, con l’ennesimo arresto e tiro “anni ’90”, spinge avanti i suoi e sembra l’allungo buono a 40 secondi dalla fine. Coach Olive chiama timeout e disegna il suo schema sulla lavagnetta: Giuri esce da un doppio blocco, piedi perfetti e mano morbida. La tripla che parte dalle sue mani congela il tempo e il respiro di un intero palazzetto. Il pallone bacia la retina e il Pala De Francesco esplode in un boato. Virtus avanti, ma la partita non è finita. Si va al fallo sistematico. A 3 secondi dal termine l’ultimo tentativo di Diomede, una preghiera fuori ritmo, sbatte sul tabellone. Sul rimbalzo più pesante della serata sale ancora Leo, che a 40 anni si prende il pallone e lo stringe forte a sé. È l’istantanea che chiude la contesa.

Finisce 84–81 per la RossoTono New Virtus Mesagne, al termine di una gara fatta di lotta, tuffi, graffi e zero passi indietro. Monteroni esce a testa alta, ma il cuore Virtus stavolta ha spinto più forte di tutto.

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