I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno notificato venti ordinanze cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Brindisi, su richiesta di questa Procura della Repubblica, in esito a complesse indagini, avviate a seguito di una denuncia per tentata estorsione da parte di un imprenditore carovig nei confronti di CACCETTA Armando, che gli aveva richiesto una somma in denaro, vantando, in maniera pretestuosa, un debito di 500 euro. Le indagini conseguentemente avviate, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di pedinamenti, hanno disvelato l’esistenza di una fitta trama tra numerosi soggetti dediti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo ‘cocaina’, ‘Marijuana’ e ‘Hashish’, tra i Comuni di Carovigno e San Vito dei Normanni, nonché alle estorsioni ai danni di locali imprenditori. Oltre all’estorsione tentata nei confronti di RUSSO Jacopo, è stato infatti possibile documentare ulteriori tentativi di estorsione da parte dello stesso CACCETTA Armando, nonché di SAPONARO Giovanni, SAPONARO Cosimo e LEO Francesco nei confronti di liberi professionisti e commercianti di Carovigno.
Per gli episodi di cui innanzi sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere:
– CACCETTA Armando nato a Ostuni il 15 marzo 1983;
– DI GIOIA Savio nato a Mesagne il 3 febbraio 1981;
– DI LATTE Alessio nato a Ostuni il 29 aprile 1987;
– FERRI Christian nato a Brindisi il 17 dicembre 1988;
– LEO Francesco nato a Isola Capo Rizzuto il 16 gennaio 1971;
– MONNA Vincenzo, nato a Cisternino l’11 gennaio 1984;
– SAPONARO Angelo nato a Cisternino il 13 dicembre 1989;
– SAPONARO Cosimo, nato a Ostuni il 17 dicembre 1990;
– SAPONARO Giovanni, nato a Carovigno il 21 maggio 1962;
– SAPONARO Cosimo, nato a Ostuni il 2 giugno 1960;
– SCATIGNA Mirco, nato a Ostuni il 7 marzo 1994;
– SUMA Giuseppe, nato a Ostuni il 14 maggio 1983;
– TURRISI Francesco, nato a Ostuni il 27 luglio 1976;
– VENERITO Pietro, nato a Ceglie Messapica il 19 giugno 1991.
Sono, invece, stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari:
– CARDONE Catia, nato a Ostuni il 3 febbraio 1987;
– MOORE Lucia Nicol, nata in Inghilterra il 16 giugno 1998.
E’ stato, inoltre, disposto l’obbligo di dimora nei confronti di GRECO Maria Belvedere, nata a Carovigno il 12 maggio 1973.
Infine, due indagati sono, allo stato, irreperibili ma le loro ricerche sono tuttora in corso. Nelle indagini è coinvolto anche Antonello Zurlo, Appuntato Scelto in servizio presso la Compagnia dei Carabinieri di San Vito dei Normanni, sottoposto alla misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio/servizio per un anno, perché in cambio di denaro forniva a Francesco Turrisi informazioni riservate circa le indagini in corso.
Alcuni degli indagati, inoltre, hanno dimostrato di essere in stretto connubio con il tessuto malavitoso locale, disponendo illegalmente anche di armi, che tranquillamente portavano fuori dalla loro abitazione, facendone anche uso. Un ruolo di primo piano rivestono i menzionati CACCETTA Armando e SAPONARO Giovanni (facente parte, quest’ultimo, della compagine societaria della squadra di Calcio del Carovigno e responsabile di estorsioni ai danni di imprenditori locali) capace anche di gestire e coinvolgere nell’attività di spaccio, minori di anni 18. Nel corso dell’indagine, grazie ai sequestri di cocaina, marijuana e hashish, ed agli arresti in flagranza di reato effettuati, è emerso il coinvolgimento nell’attività di spaccio di DI LATTE Alessio e CARDONE Catia, che erano soliti raggiungere gli acquirenti a bordo del proprio veicolo dopo aver fatto dal luogo di rifornimento dello stupefacente, opportunamente occultato in luoghi isolati di campagna (all’interno di alberi di ulivo o di muretti a secco, in punti chiave di campagne abbandonate) e opportunamente selezionati per eludere i controlli. Inoltre, con il medesimo modus operandi, è emerso il coinvolgimento di SAPONARO Cosimo, MOORE Lucia Nicole, FERRI Christian, MONNA Vincenzo, SUMA Giuseppe, SAPONARO Angelo, SHAHINI Korado e SCATIGNA Mirco detto “Sceriffo” – quest’ultimo aiutato dalla propria madre GRECO Maria, nell’attività di spaccio. È stata inoltre documentata la spartizione territoriale dell’attività di spaccio che, per quanto riguarda la piazza di San Vito dei Normanni, era demandata alle figure di DI GIOIA Savio e TURRISI Francesco. Proprio alcuni dissidi scaturiti a seguito di tale spartizione territoriale ha consentito di documentare alcune tensioni tra gli indagati, enfatizzate dalla non comune pericolosità sociale di taluni di essi, come nel caso proprio di DI GIOIA Savio. Quest’ultimo è infatti risultato responsabile dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco sull’abitazione del carovignese SAPONARO Cosimo. Sempre nel corso dell’attività d’indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, grazie alla intercettazioni telefoniche e ambientali espletate, è emerso un ulteriore spunto investigativo che, all’esito degli approfondimenti investigativi svolti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni (con accertamenti bancari, societari e tabulati forniti dall’INPS di Ostuni e Francavilla Fontana), ha consentito di disvelare un sistema di assunzioni fittizie di operai, finalizzate al conseguimento del contribuito di disoccupazione che veniva spartito con il datore di lavoro. Al termine di tutti i predetti approfondimenti investigativi, il G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi ha emesso decreti di sequestro per equivalente nei confronti di taluni degli indagati per un importo complessivo di circa 35.000,00 euro.