Home Dal Territorio Blocco delle feste patronali per Covid: accolto l’appello delle Associazioni alle Isituzioni

Blocco delle feste patronali per Covid: accolto l’appello delle Associazioni alle Isituzioni

da Cosimo Saracino
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Feste patronali ferme da due anni: in qualità di associazioni di categoria della Puglia legate al mondo delle tradizioni e della devozione popolare avevamo presentato una formale istanza al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al presidente della Conferenza Episcopale Pugliese S.E. Mons. Donato Negro e al direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno, per la costituzione di un tavolo tecnico.​

Con soddisfazione, venerdì 25 febbraio, abbiamo partecipato al tavolo tecnico istituito dalla Regione Puglia, al quale erano presenti il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia – dott. Aldo Patruno – il capo di gabinetto di presidenza – dott. Claudio Stefanazzi – la dirigente del Teatro Pubblico Pugliese – dott.ssa Claudia Sergio, ed altri responsabili Regionali ai quali abbiamo rappresentato tutto il nostro rammarico e disagio per le nostre categorie che ad oggi non hanno alcuna risposta sulla ripartenza delle​ ​ feste patronali, nonostante la graduale abolizione delle restrizioni determinate dall’epidemia da COVID-19 con la riapertura di tutte le attività: i lavori pubblici, le scuole di ogni ordine e grado, i cinema e i teatri, stadi e persino discoteche.

In un clima sereno e costruttivo, abbiamo ricordato che, le precedenti restrizioni imposte dall’emergenza hanno soppresso tutte quelle forme di aggregazione sociale, tra cui le feste popolari e le manifestazioni religiose, per cui tutte le attività culturali ed economiche ad esse strettamente legate sono praticamente ferme da ottobre 2019, evidenziando altresì che, già dal 2020, è in vigore un protocollo – richiesto al Ministero dell’interno dalla stessa C.E.I. – che riapre alle feste patronali e relative processioni.​

Inoltre con il protocollo dell’ 11 giugno 2020:​ “Applicazione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Esigenze determinate dall’esercizio del diritto alla libertà di culto. Modalità di svolgimento delle processioni religiose” e il relativo​ emendamento 2.1500/20 al ddl. 2488​ , che è stato approvato lo scorso​ 10 febbraio 2022​ ​ durante i lavori al Senato, che disciplina e consente ufficialmente lo “svolgimento delle feste popolari e delle manifestazioni culturali di notevole interesse anche quando si svolgono in modalità itinerante e in forma dinamica”​ riteniamo sia fondamentale ed urgente un confronto costruttivo con la C.E.P. per permettere di far tornare al lavoro e dare continuità a tutte quelle attività lavorative, culturali ed economiche legate alle feste popolari e alle manifestazioni religiose e poter cosi pianificare una ripartenza, a maggior ragione oggi che, dopo oltre due anni abbiamo il dovere di ridare dignità ai lavoratori di questo indotto – messo in pericolo dalla crisi di settore – quanto la continuità stessa delle tradizioni della nostra terra e di buona parte della nostra memoria collettiva.

Il mondo delle tradizioni e della devozione popolare è indissolubilmente legato ai momenti e alle celebrazioni religiose, pertanto è fondamentale sin da subito far ripartire l’attività dei tanti volontari che compongono i comitati feste e che rendono possibile la realizzazione delle feste e degli eventi legati alla tradizione popolare.​ Continuare ad attendere servirà a ben poco, infatti, è noto che l’organizzazione di eventi di sorta non sia riducibile a pochi giorni. E’ necessario oggi adottare criteri e decisioni più miti e consapevoli che a questi appuntamenti è legata la sopravvivenza di intere categorie di lavoratori e secoli di storia del nostro patrimonio culturale immateriale.

Ringraziamo ancora una volta la Regione Puglia che ha promesso attenzione al tema e un immediato tavolo tecnico al completo per cercare in ogni maniera di ridare un segno tangibile di normalità e speranza ai nostri territori e alle nostre attività artistico/culturali.

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