A seguito di un ulteriore servizio antiabusivismo svolto dalla Polizia Locale di Brindisi nei confronti di soggetti dediti ad attività di parcheggiatori abusivi che, presidiando indebitamente le aree di parcheggio del locale Presidio Ospedaliero “Perrino”, impedendo all’utenza la legittima fruizione ed accessibilità delle medesime, sono stati emessi dal Questore della Provincia di Brindisi, Annino Gargano, due provvedimenti di Divieto di Accesso in Aree Urbane, cosiddetto “DACUR” – DASPO URBANO.
Per i due abusivi, sorpresi nella flagranza della medesima attività illecita e già contravvenzionati ai sensi del vigente Codice della Strada, sono stati emessi provvedimenti di allontanamento per un periodo di 1 anno. L’attività svolta, che viene sistematicamente replicata con l’intento di infrenare tale illecita condotta che incide negativamente sulla serena convivenza sociale, rientra nel quadro normativo della Legge n.48/17 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elencando determinate “misure a tutela del decoro di particolari luoghi”, ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del Questore.
La legge in questione, infatti, mutuando per analogia quanto già contemplato dalla normativa contro la violenza negli stadi (c.d. DASPO) ha previsto la possibilità di allontanamento ed il divieto di accesso in determinati ambiti territoriali quali le infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime; presidi ospedalieri; aree commerciali.
L’utilizzo improprio dei suddetti spazi pubblici con condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione comporta l’applicazione, oltre che di una sanzione amministrativa pecuniaria, anche l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso l’illecito con l’espresso divieto di accedervi nelle 48 ore successive all’accertamento della violazione. La reiterazione della condotta comporta l’applicazione della misura, da parte del Questore, quale Autorità di Pubblica Sicurezza, del divieto di accesso (DACUR) per un periodo non superiore a 12 mesi.