Esprimiamo un sincero ringraziamento ai consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, per aver accolto gran parte della proposta di Italia in Comune Mesagne, ossia quella di adottare un ordine del giorno inteso a proporre al governo di aprire, con urgenza, un tavolo di confronto con i territori attese le ricadute negative che il decreto sicurezza e immigrazione potrà avere sugli enti locali, sia in termini di costi economici e sociali, ma anche di perdite di posti di lavoro. Il rischio evidente infatti è che tale sciagurato provvedimento farà gravare sui bilanci comunali le spese necessarie per garantire l’accoglienza a tanti aventi titolo, come i richiedenti asilo e protezione internazionale e i titolari di protezioni complementari esclusi disumanamente dai progetti d’integrazione, oltre che ad affollare i centri di accoglienza straordinaria con rischi evidenti per la loro gestione e in generale di sicurezza pubblica.
Vani sembrano essere stati, purtroppo, i richiami del Presidente della Repubblica, nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Conte, dopo l’approvazione del decreto, a porre la dovuta attenzione, durante l’iter parlamentare, a non derogare ai principi sanciti dalla Costituzione in particolare agli articoli 3 e 10.
Nel testo finale dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale di ieri, che in larghissima parte riprende i punti indicati nella nostra proposta, ha impegnato il Sindaco e la Giunta a chiedere al Ministro dell’interno e al governo di tenere in debita considerazione le istanze provenienti dalle Istituzioni locali, al fine di aprire un confronto, anche con il coinvolgimento dell’ANCI, per valutare le ricadute concrete che il D.L. n. 113/2018 in materia di Immigrazione e Sicurezza avrà in termini economici, sociali e sulla sicurezza sui territori. Contestualmente il consiglio comunale ha impegnato Sindaco e alla giunta a chiedere alla Regione Puglia di sostenere l’iniziativa.
Il coordinatore di Italia in Comune Mesagne
Antonio Calabrese