Dal Comune: Dall’ultima seduta del Consiglio Comunale (29 luglio) sono arrivate importanti modifiche al Regolamento dell’Asilo Nido Comunale. Esse sono in parte il frutto delle proposte raccolte in diversi incontri tra Amministrazione Comunale e Comitato dei genitori dell’Asilo Nido e vanno nella direzione di apportare alcuni correttivi al funzionamento dell’importante servizio comunale.
La prima novità del Regolamento riguarda una maggiore partecipazione – in termini di rappresentatività – dei genitori in seno al Comitato: vengono delegate alla direzione della scuola e agli Uffici comunali competenti poteri che fino ad oggi erano in capo esclusivamente alla Giunta.
Altra novità è la modifica della fascia oraria dell’attività scolastica. E’ stata modificata la “Fascia oraria A”, posticipando l’uscita alle 13:30 – fino ad oggi alle 13.00 – in modo da consentire soprattutto ai genitori che lavorano la possibilità di raggiungere i loro piccoli senza disagi.
Anticipato il termine entro cui presentare domanda di iscrizione: lo si dovrà fare entro 30 aprile. Il termine del 30 giugno, in vigore fino allo scorso anno, non permetteva di stilare graduatorie provvisorie e definitive nei tempi giusti prima dell’inizio dell’anno sociale e questo non permetteva alle famiglie di organizzare al meglio il proprio vissuto privato non avendo certezza di poter usufruire o meno del servizio.
L’ultima modifica riguarda le fasce ISEE (reddito familiare), importante parametro per a calcolare il punteggio e la graduatoria per l’accesso al servizio: sono state semplificate a tre le fasce di reddito in modo tale da rendere operativi tutti i criteri di preminenza e preferenza indicate nel Regolamento.
Per l’assessore alla Pubblica Istruzione Marco Calò «sono poche ma importanti modifiche che vanno nella direzione di un servizio migliore per le famiglie: i genitori saranno più coinvolti nelle decisioni, i tempi e le scadenze burocratiche permetteranno di organizzare la propria vita con meno incertezze ed i punteggi della graduatoria terranno conto anche delle condizioni lavorative dei genitori, parametro fondamentale su cui fino ad ora non si era prestata abbastanza attenzione».