Inizia con qualche giorno d’anticipo la vendemmia nei vigneti dei soci conferitori di Cantine Ermes, realtà cooperativa leader in Italia per viticoltura biologica certificata. I primi grappoli raccolti in Sicilia – Pinot Grigio, Chardonnay, Viognier e basi spumante – danno il via a una campagna che coinvolgerà anche Puglia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Stime prudenzialmente ottimistiche nell’isola per le varietà a bacca bianca, Catarratto e Grillo in primis. Il Presidente Rosario Di Maria: “Affrontiamo questa vendemmia con responsabilità, spirito di squadra e grande attenzione alla qualità”.
Palermo, 17 luglio 2025 – Con qualche giorno d’anticipo rispetto al consueto calendario, prende ufficialmente il via la vendemmia 2025 di Cantine Ermes, la più grande realtà cooperativa italiana nel comparto vitivinicolo per superficie biologica certificata. I primi grappoli raccolti questa mattina nei vigneti della Sicilia occidentale – Pinot Grigio, Chardonnay, Viognier e uve destinate alle basi spumante – segnano l’apertura di una campagna che si preannuncia impegnativa ma promettente, per qualità e per impostazione gestionale.
Nei prossimi giorni la raccolta si estenderà gradualmente anche in Puglia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, confermando la vocazione multiregionale del gruppo e il valore strategico della sua organizzazione cooperativa. Un modello inclusivo e territoriale, fondato sulla centralità dei soci viticoltori e sulla capacità di generare valore condiviso, dalle vigne al mercato.
“La vendemmia rappresenta il momento più delicato e simbolico del nostro lavoro – dichiara il Presidente Rosario Di Maria –. Un tempo che ci chiede concentrazione, sensibilità e una visione chiara degli obiettivi. Grazie al grande lavoro dei nostri soci e tecnici, affrontiamo questa nuova campagna con spirito di squadra, rispetto per l’ambiente e la consapevolezza di essere parte di una filiera che si evolve, ma che resta ancorata ai principi di sostenibilità, qualità e cooperazione”.
Cantine Ermes, con oltre 14.394 ettari vitati e più di 2.700 soci in sei regioni italiane, è oggi una delle principali realtà del panorama vitivinicolo nazionale. Fiore all’occhiello della cooperativa è l’estensione biologica, che con i suoi oltre 3.118 ettari rappresenta una delle più vaste superfici a vigneto biologico certificato in Italia. Un primato che si traduce in scelte agronomiche responsabili, protocolli di sostenibilità integrata e innovazioni continue nel campo della vinificazione e del packaging.
La vendemmia 2025 si apre con condizioni climatiche favorevoli, nonostante le sfide legate all’instabilità stagionale che ha caratterizzato la tarda primavera. Le varietà precoci – raccolte già in questi primi giorni – mostrano un buon equilibrio tra zuccheri e acidità, grazie alla ventilazione costante e all’escursione termica nelle zone collinari. Le previsioni sono prudentemente ottimistiche per le varietà a bacca bianca, con particolare riferimento a Grillo e Catarratto in Sicilia e a Glera in Veneto. Sotto il profilo quantitativo i dati registrati nei territori di pertinenza attestano un ritorno alla normalità, con una stima media tra i 70 e i 90 quintali per ettaro, in linea con le vendemmie degli ultimi 10 anni.
“Ci aspettiamo un’ottima espressione aromatica per i nostri bianchi – prosegue Di Maria –. È ancora presto per azzardare numeri complessivi, ma possiamo dire con certezza che la qualità è al centro di ogni nostra decisione, dalla gestione del vigneto alla tempistica di raccolta, fino alla vinificazione. La nostra sfida è garantire un equilibrio virtuoso tra quantità, salubrità e identità territoriale”.
La dimensione cooperativa di Cantine Ermes si conferma inoltre un punto di forza in termini di flessibilità, assistenza tecnica in campo e gestione differenziata dei conferimenti, calibrata sulla base delle caratteristiche agronomiche e delle esigenze produttive di ciascun vigneto. Una filiera che sa coniugare identità regionale e visione nazionale, con uno sguardo attento ai mercati internazionali, dove i vini firmati Ermes sono sempre più apprezzati per la loro autenticità e il loro legame con i territori.
Il piano vendemmiale 2025 si fonda su un coordinamento serrato tra le diverse sedi operative, con un sistema centralizzato di tracciabilità e controllo qualità, affiancato da un forte investimento in comunicazione e trasparenza. Tra le azioni già in programma: campagne di promozione sui mercati esteri, incontri formativi con i soci e un calendario di eventi enoturistici in vigna e in cantina per rafforzare il legame tra consumatori e produzione.
In un momento storico in cui il settore vitivinicolo si confronta con nuove sfide ambientali, commerciali e normative, Cantine Ermes conferma la propria missione cooperativa come leva per uno sviluppo sostenibile, resiliente e inclusivo. La vendemmia non è solo l’inizio di un nuovo ciclo produttivo, ma il frutto di un lavoro collettivo, che guarda al futuro valorizzando le radici.