Costretti a convivere con infiltrazione di acqua, umidità, gechi di grosse dimensioni, sporcizia e manutenzione zero. Una realtà igienico-sanitaria e ambientale che mette a rischio la sicurezza di una quindicina di persone che vivono nella struttura comunale della Misericordia. Lo scorso anno il Comune si era interessato inviando una squadra di operai per effettuare una pulizia straordinaria dei locali comuni, ma adesso la situazione è tornata ad essere peggio di prima. Qui hanno trovato alloggio due famiglie con bambini e ben cinque persone sole che vivono in altrettante stanze dell’ex casa per il pellegrino. Nelle camere non ci sono solo i letti per riposare, ma anche fornelli dove purtroppo queste persone sono costrette a cucinare qualcosa da mangiare per vivere. Prima c’era un angolo allestito con una cucina. Poi i tecnici comunali furono costretti a farla smontare a causa del cattivo stato di conservazione.
In un locale che si affaccia sul cortile c’è una lavatrice. Fu proprio in questo ambiente che qualche anno fa una donna prese una scossa elettrica e fu portata in ospedale per degli accertamenti. I servizi sociali sono in forte difficoltà. Non ci sarebbero appartamenti comunali da assegnare a queste persone. Il primo cittadino da tempo chiede che la struttura venga liberata. Ma senza una soluzione abitativa pare difficile svuotare le stanze. Chi si è affacciato negli ultimi giorni a Palazzo Piazzo, sede dei Servizi sociali, racconta di aver ricevuto risposte tipo “dopo le elezioni troveremo una soluzione”. Noi abbiamo fiducia nella sensibilità e professionalità dei dipendenti comunali e sappiamo che oramai non c’è più tempo: bisogna trovare quanto prima una soluzione dignitosa a queste persone. Cosimo Saracino