“Che cautu” è il fenomeno estivo più in voga del momento. Pensato per gli utenti dei social è diventata una Challenge a colpi di video brevi. Inventata dall’imprenditore mesagnese Antonio Montanaro, alias Pilea, sta spopolando sui profili Instagram e Facebook di molti brindisini. “Che cautu, mamma che cautu” dicono a ripetizione i concorrenti forse per esorcizzare il clima tropicale degli ultimi giorni ma anche per divertirsi e creare comunità. “Ragazzi buongiorno. Chi vi parla è: io. Stasera deciditivi c’ata fari” con un linguaggio tra l’italiano sgrammaticato, il dialetto italianizzato e un po’ di inglese, il ritmo della #pilmusic (che starebbe per musica di Pilea) sta coinvolgendo centinaia di giovani internauti. L’impressione è che ci troviamo di fronte ad un altro fenomeno come quello inventato dall’imprenditore-viver Gianluca Vacchi. Ma forse qui la questione è molto più raffinata. Un modo per comunicare in maniera moderna e divertente attraverso video simpatici che durano meno di un minuto registrati e lanciati sul web per partecipare alla gara più fresca dell’estate. “Che cautu” è anche ironia su quei pezzi da discoteca che portano a ritmi sempre più forti. “Che cautu” l’hanno cantata anche i Boomdabash in un momento di relax durante le lunghe trasferte da un concerto ad un altro per il Barracuda Tour. Poi tanti altri amici di Antonio Pilea, da Roby S. ad Ignazio Deg passando per i giovani che vivono le notti d’estate a Mesagne. E si, proprio quelle notti che ti fanno dire… CHE CAUTU!
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