Riceviamo e pubblichiamo: Progettiamo Mesagne, convinto che Il patrimonio pubblico, indipendentemente dalla “tipologia” del bene, debba essere sempre tutelato e difeso ha presentato, ai sensi dell’art. 32 dello statuto comunale, formale interrogazione, posta all’attenzione del Sindaco, al fine di fare piena luce sulla vicenda delle biciclette scomparse, non fosse altro perché tali beni sono stati acquistati – ed è bene ricordarlo – con soldi pubblici, cioè dei cittadini.
Intanto la vicenda ha evidenziato tutti i limiti di un’amministrazione incapace, nel corso di questi anni, di esercitare un’efficace azione di controllo e vigilanza nei confronti della “res pubblica”; un segno tangibile di inadeguatezza e incuranza nei confronti di beni appartenenti alla città; è di tutta evidenza, infatti, che benché la stessa amministrazione (stando a quanto è emerso dalla notizie di stampa) fosse a conoscenza della “scomparsa” di beni appartenenti alla città e destinate ad usi turistici, abbia omesso di istruire i basilari atti di indagine interna e/o di eventuale denuncia contro ignoti, rendendosi così, sia pure solo “moralmente”, complice di questa sottrazione.
Questi i quesiti che abbiamo posto all’attenzione del primo cittadino: 1) Se l’assessore Marotta ha tenuto fede all’impegno “pubblicamente assunto” di avviare una verifica sul caso denunciato dalla stampa; 2)Se a seguito delle verifiche del caso, sono emersi fatti nuovi e/o se è stata aperta un’indagine interna ufficiale, atta a verificare anche eventuali comportamenti omissivi da parte di dipendenti pubblici; 3)Se delle sedici biciclette scomparse ne è stata recuperata e/o ritrovata qualcuna, e se sono stati assunti provvedimenti nei confronti di eventuali responsabili; 4)Laddove non siano state ritrovate in parte o tutte le bici scomparse, se l’amministrazione, dopo che la notizia ha assunto rilevanza pubblica, ha provveduto a depositare formale denuncia di scomparsa di beni appartenenti al patrimonio pubblico del comune di Mesagne, alle autorità competenti; 5)Laddove le indagini “de quo” rilevassero comportamenti negligenti da parte di dipendenti pubblici, quali provvedimenti intende porre in essere l’amministrazione comunale a tutela dell’ente e dei cittadini?
ProgettiAmo Mesagne attende ora risposte e provvedimenti chiari e non soluzioni palliative, perché il rispetto della cosa pubblica è un dovere imprescindibile per tutti ma anche un valore da promuovere in primis dalle Istituzioni.
Il coordinatore di ProgettiAmo Mesagne
Antonio Calabrese