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Chiusa la Pinacoteca, le opere del professor Giovanni Avasto tornano in Municipio

da Cosimo Saracino
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64175x225tavolaaLe opere del maestro Giovanni Avasto tornano a Palazzo dei Celestini. Lo ha stabilito l’Amministrazione comunale con delibera 265 del 24 novembre. Dopo un lungo periodo di oblio in un magazzino della Pinacoteca Comunle, chiusa da anni, la “Collezione Avasto” verrà collocata al primo piano del Palazzo di Città. Le opere sono state esposte per diversi anni nell’Aula Consiliare dopo la donazione ricevuta dal Comune, poi trasferiti in Pinacoteca per un primo restauro della sala del Municipio.

Adesso si torna indietro poiché “allo stato – si legge in delibera – non sussistono le condizioni per esporre le opere direttamente presso la Pinacoteca Comunale per i motivi legati alle caratteristiche ed alla destinazione urbanistica del bene”. Tempo fa avevamo denunciato l’abbandono delle opere della Pinacoteca realizzando il video/servizio che vi riproponiamo a margine di questo pezzo.

Il Comune è proprietario della “Collezione Avasto” grazie ad un “atto di donazione del notaio dott. Roberto Nicoletta in Mesagne, in data 13 novembre 1990. Il professore Giovanni Avasto, pittore, nell’intento di onorare la memoria della defunta moglie, sig.ra Ildegarda Natale e, comunque, nell’intento di contribuire alla promozione culturale di tutta la cittadinanza, donò al Comune n. 51 quadri ad olio, privi di cornici, da lui medesimo eseguiti”.

Per espressa volontà del donante, professore Giovanni Avasto, le opere donate dovevano essere poste all’attenzione, a scopo culturale, di tutta la popolazione mesagnese e del pubblico in genere. Adesso queste opere verranno riportate a palazzo dei Celestini “procedendo con l’ausilio di personale qualificato e previa catalogazione (si confronterà con quella in possesso dell’associazione Eterogenea che per anni ha gestito la Pinacoteca Comunale?, ndr)”. Una scelta di buon senso che riesuma questi lavori per troppo tempo dimenticati in magazzino e che adesso potranno ritornare ad essere fruibili da tutti.

Cosimo Saracino

9ilpittore1943oliosutela50x70copiaBIOGRAFIA

– Nasce a Mesagne (BR) il 25 febbraio 1910 da Francesco e Maria Olive.  Muore a Mesagne il 30 settembre 1996.

– Notizie del primo periodo della formazione tratte da un suo breve racconto autobiografico.

“La mia infanzia non è stata priva di costrizioni: si usava in quel tempo affidare i bambini a dei maestri artigiani per apprendere il mestiere e, contemporaneamente, frequentare la scuola pubblica. Avevo quattro anni. Durante l’asilo infantile e la scuola elementare volli più volte cambiare mestiere e per ultimo quello di falegname mobiliere. E fu appunto qui che scoprirono in me una certa tendenza per il disegno. Avevo, credo, dieci o undici anni. Mi prese con sé un bravo pittore del posto: il prof. Francesco Epicoco, che, forse, qualcuno ricorderà. Questi, senza percepire alcun compenso, mi tenne con sé alcuni anni, facendomi disegnare, disegnare, disegnare; e posso affermare senz’altro che a Lui devo la mia prima vera formazione. Di quel periodo si conservano migliaia di disegni.

Questo tirocinio un giorno ebbe termine, non so dire né come né quando, e mi ritrovai a contatto con la vita senza un mestiere, abbandonato a me stesso e sempre a carico dei genitori. Più di una volta tentai l’avventura: la prima, allontanatomi da casa con due lire in tasca e senza altri mezzi, volevo raggiungere Napoli comodamente installato in un vagone merci; ma non ce la feci: a Metaponto fui costretto da un ferroviere mesagnese a riprendere la via del ritorno. Però scesi a Taranto che era mezzanotte e, alle prime luci dell’alba scoprii il mare più bello del mondo, in tutto il suo incanto. Sul tardi, nella stessa mattinata, mi raggiunse mio fratello proprio in tempo per non morire di fame.

6ritrattodiadele1941oliosutela60x80copiaQualche anno dopo, ne avevo forse venti, mi venne commissionato un lavoro di decorazione in casa dei genitori dell’On. Santo Semeraro, allora “fuoruscito” in Francia. Qualcosa è ancora visibile. Col ricavato, e questa volta con le carte in regola, ritentai l’avventura.

Raggiunsi Roma: ma anche questa volta fu un fallimento: non riuscii a procurarmi un lavoro, e feci ritorno in famiglia. Ricominciò il vagabondaggio, finchè venne bandito il concorso per la borsa di studio “Muscogiuri” (illustre benefattore nostro concittadino), fino ad allora goduta dal mio amico e collega Prof. Salvatore Scoditti. Avevo ventitrè anni suonati quando potetti fare il mio primo ingresso al Liceo Artistico di Napoli”.

– L’iscrizione al primo anno di corso del Liceo Artistico di Napoli risale all’anno scolastico 1933/34. Il diploma di maturità viene conseguito al termine del corso quadriennale,  nell’anno scolastico 1936/37.

– Nell’anno scolastico 1937/38 si iscrive al corso di pittura presso la Reale Accademia di Belle Arti di Napoli e prosegue negli studi assiduamente fino al conseguimento del diploma, avvenuto nell’anno scolastico 1940/41. Ogni anno è dispensato dal pagamento delle tasse “per merito”.

Egli stesso racconta di quest’ultimo suo periodo di formazione:

“Frequentai l’Accademia con assiduità e profitto e non mi mancarono grandi soddisfazioni. Era mio maestro e titolare Pietro Gaudenzi, Accademico d’Italia per meriti artistici. Al terzo anno, per concorso, vinsi una borsa di studio di tremila lire, e l’anno successivo mi venne assegnata la borsa di perfezionamento intitolata a Domenico Morelli, di cinquemila lire, quale migliore licenziato dell’anno”.

– Nell’anno scolastico 1941/42 frequenta dunque il primo anno del corso di scultura, sempre presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.

– Nel maggio del 1942 viene assunto quale disegnatore edile alla “Navalmeccanica”, ma il 1° ottobre dello stesso anno è richiamato alle armi;  il servizio militare prosegue fino all’armistizio.

4santamariadonnaregina1934oliosutela50x61a– Il 15 settembre del 1944 sposa a Napoli la sig.na N.D. Ildegarda Natale, e si stabilisce poi definitivamente a Mesagne.

– Nel dopoguerra insegna Materie Artistiche nelle scuole medie. La gran parte della sua carriera di docente si svolge nella  Scuola Media Statale “M. Materdona” di Mesagne, dove assume anche, per un anno,  l’incarico di preside. Un suo dipinto  è esposto nell’Aula Magna della Scuola.

– Nel 1950 organizza una mostra personale  a Francavilla F.na, nell’ambito della X Fiera dell’Ascensione, suscitando notevole interesse e vivo apprezzamento.

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