Per noi è stato un fulmine a ciel sereno. Non sapevamo che Mario stesse male. Quando stamattina abbiamo letto della sua scomparsa ci sono tornati in mente tanti giorni trascorsi assieme. Lo abbiamo conosciuto e frequentato a Gazzetta e soprattutto per le vie di Brindisi in occasione di tanti eventi di cronaca e di attualità. Sempre allegro e pronto a trovare la battuta giusta per farci sorridere. Sulle sue qualità professionali non ci permettiamo di dire niente se non il fatto che un suo scatto valeva più di un articolo. Il suo obiettivo era riuscito a cogliere espressioni e momenti unici che ad altri suoi colleghi sfuggivano. Onesto, perbene e amico di tutti. Non gradiva mettersi in mostra. Tante volte gli avevamo proposto di organizzare una mostra con i suoi scatti più significativi della storia recente della nostra città che lui, insieme al prof. Messe, avevano raccontato. Ma ha sempre rimandato. Mario collezionava nella sua memoria gli strafalcioni linguistici di un nostro collega e ogni volta che ci incontravamo era l’occasione per ricordarli e divertirci. È stato amico di tutti in maniera disinteressata e libera. Una bella persona che non dimenticheremo facilmente. Ciao Mario
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