(di Sara Calvano) – Due giovani writers di origine mesagnese, “Frank Lamar” e “Wenk”, hanno preso parte nei giorni scorsi al progetto “Colpo di tacco” – nato a Brindisi nel 2015 grazie all’artista Diego Quarta e portato avanti con l’ausilio di Francesco Stasi e Andrea Semeraro. L’idea comune che ha dato origine al progetto è il rinnovo di alcune aree trascurate della città di Brindisi mediante il coinvolgimento di molti giovani del territorio. La quinta edizione di “Colpo di tacco” che si sarebbe dovuta svolgere nel 2020 – temporaneamente accantonata a causa dell’emergenza pandemica- è stata iniziata e portata a termine quest’anno con la collaborazione del Centro di aggregazione giovanile (Cag) e con il patrocinio del comune di Brindisi. Grazie all’adesione di vari sponsor che hanno contribuito a sostenere l’iniziativa si è operato il restyling della struttura sportiva situata presso il quartiere Paradiso. Vari writers provenienti da tutta la Puglia e non solo, hanno dato sfogo alla fantasia creando opere d’arte sulle mura che costeggiano il campo da calcio. Gli street artist armati di bombolette spray hanno dato vita a splendidi murales sulle note della musica hip hop, suonata dai vari dj locali che si sono alternati alla consolle per tutta la durata dell’evento.
Frank Lamar ha voluto spiegarci lo stile e il significato del suo murales: «ho realizzato un disegno/cartoon, stile che da sempre mi appartiene e che non riesco ad usare di frequente nei miei lavori, quasi sempre su commissione. Il protagonista è un ragazzo seduto al buio con in mano un accendino, unica fonte di luce, a voler significare che “ognuno è luce di se stesso”. Alle spalle si scorgono sagome poco gentili che rappresentano il male che circonda l’uomo. Le figure restano sullo sfondo per via della luce dell’accendino, che seppur fioca, lascia le ombre dietro il ragazzo. Sul foglio bianco si legge “LIBER”, emblema della costante ricerca della libertà che caratterizza la vita di ogni uomo».
Un progetto lodevole dal quale trarre spunto – “Colpo di tacco” – pone in luce l’esigenza di rigenerare zone periferiche e aree fatiscenti al fine di rendere tali spazi usufruibili mediante interventi di recupero che tendono ad incrementare il valore di tali spazi e ad incentivare la partecipazione sociale.