383
A Mesagne, in periferia, c’è una piazza intitolata a quella che, suo malgrado, è diventata un’icona dello sfruttamento minorile. Stiamo parlando di Iqbal Masih, giovane pakistano, assassinato brutalmente alla tenera età di 12 anni, perché ha osato ribellarsi ai criminali della mafia dei tappeti che lo avevano acquistato, al pari di merce, dalla sua povera famiglia per poi ridurlo in schiavitù.
Nonostante fosse solo un bambino, Iqbal è riuscito a catalizzare, con le sue proteste, l’attenzione e l’indignazione dell’opinione pubblica mondiale, e a far sì che il suo paese, da quel momento, compisse importanti passi avanti nel riconoscimento dei diritti dell’infanzia.
Durante la sua breve vita, è riuscito a gettare i semi di un futuro migliore per molti suoi coetanei, ed è proprio nella piazza a lui intitolata che domani mattina 14 giugno, alle ore 10, alcuni associati di Mesagne Bene Comune si recheranno con dei fiori e delle piantine. Sarà un’occasione per ricordare, attraverso la sua memoria, le tante persone che ancora stentano a vedere riconosciuto il loro diritto ad un lavoro sicuro ed equamente retribuito. Ma vuole essere anche un invito agli abitanti del quartiere, e a tutti i cittadini, a prendersi cura e a far rivivere angoli un po’ dimenticati della città, cominciando, perché no, da questa piazza. Un gesto simbolico per riportare i diritti di tutti e i beni comuni dalla periferia al centro del dibattito.