Per il mondo della ristorazione, l’emergenza coronavirus si è tradotta nella chiusura totale delle attività. Ancora non si sa quando potranno essere riaperte e con quali modalità, si presume, comunque, ci sarà una limitazione dei coperti, per garantire la distanza tra un cliente e l’altro, con una conseguente riduzione delle presenze.
In attesa delle nuove disposizioni, bisogna prepararsi a ripartire e, in soccorso degli addetti ai lavori, arrivano i consigli degli esperti che sono convinti che i ristoratori debbano fare i conti con le paure delle persone che continueranno a temere il disagio e avranno difficoltà a tornare alla normalità.
Andrea Lisi, imprenditore e docente di marketing all’Accademia Master Restaurant consiglia ai ristoratori di diventare imprenditori, imparando a valutare gli scenari economici, cercando di anticipare ciò che il cliente vorrebbe.
Dovrebbero, quindi, rivedere il sito web che dovrà essere performante, ovvero facilmente raggiungibile dal potenziale pubblico, utilizzare i social per farsi conoscere, utilizzare campagne pubblicitarie con proposte che ottimizzano il budget. Dovrebbero,poi, utilizzare piattaforme per prenotazioni, oltre alla consegna a domicilio.
Secondo Lisi, il ristoratore dovrebbe imparare a raccontare i propri piatti, raccontare le fasi della preparazione e mostrare le foto finali per far venire voglia al cliente di provare quello che viene proposto.
“E’ proprio in questo momento di inattività forzata che occorre progettare il futuro” sostiene Dario Laurenzi, noto consulente nel mondo della ristorazione, secondo il quale i ristoratori che lavoreranno con clienti del territorio, proponendo soluzioni easy e di buona qualità, potranno ripartire. Servirà cambiare le strategie di comunicazione, convogliando sul consumo a domicilio.
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