L’ Unione Europea e la Regione Puglia impongono misure rigorose per il contrasto alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che già tanti danni ha causato all’ olivicoltura nel Salento, ed il Corpo forestale dello Stato continua costantemente la sua azione di controllo sulle possibili modalità di trasferimento del patogeno.
Oltre ai quotidiani controlli sui trasporti stradali, sono oggetto di verifiche produttori (vivaisti) e commercianti, fissi ed ambulanti, soprattutto in provincia di Brindisi, ormai dallo scorso anno “frontiera” dell’ infezione, per preservare i territori più a Nord.
Così, durante accertamenti presso un centro commerciale in comune di Mesagne, una squadra composta da Forestali del Comando Provinciale di Brindisi e del Comando Stazione di Ostuni ha constatato che erano poste in vendita numerose piante, soprattutto di ulivo, rientranti fra quelle cosiddette “ospiti”, cioè potenziali vettori dell’ infezione dal ceppo europeo del batterio.
Al rivenditore è stata inflitta una sanzione pecuniaria, per violazione del D.Lgs. 214/2005, a cui si riconducono le disposizioni dell’ Unione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e della Regione Puglia, che disciplinano le misure ed i controlli per contenere la diffusione della Xylella.
Tutta la partita di piante (oltre 50, comprendenti anche rosmarino, ciliegi, mandorli ed alloro) è stata sequestrata, con la collaborazione degli ispettori fitosanitari della Regione Puglia.
Successivamente, una squadra dell’ Agenzia regionale Risorse Irrigue e Forestali (ARIF), ha provveduto ad imballare ermeticamente tutte le piante, a caricarle su propri automezzi, ed a distruggerle in un’ area appositamente attrezzata.