Sei arrivata silenziosamente nella mia vita, quasi per fatalità. Qualcuno si era preso cura di te in passato, ma poi, per una serie di circostanze, il destino ti ha portata nella mia vita. Così ha inizio il nostro cammino insieme. Sei stata una cagnolina amorevole ed affettuosa, nonostante qualche marachella. Uno spirito libero, hai fatto amicizia con Ugo e Pepe, cani di quartiere, e ultimamente anche con Lulu ‘. Tutti ti conoscevano; ogni mattina puntualmente ti trovavi con loro davanti alla casa di nonna Mimina, che ti viziava con succulenti pezzi di prosciutto e wurstel. Poi passavate alla macelleria e, insieme a loro, andavate a godervi il sole al parco Poti ‘.
Infine, rientravi con loro a casa di mamma Debora. Ultimamente, una brutta malattia ha preso il sopravvento su di te, come un tifone che distrugge tutto al suo passaggio. Io e coloro che ti hanno amato abbiamo cercato in ogni modo di aiutarti, ma di fronte a certe situazioni, siamo purtroppo inermi. Piano piano ti sei spenta, e giorno e notte ti ho vegliato mentre con quegli occhi dolcissimi trasmettevi tutta la stanchezza e la fatica che eri costretta a patire. E così, ieri, silenziosamente come sei arrivata, sei andata via…
Ti abbiamo amato con tutto noi stessi, e tra noi si è creato un legame che nemmeno la morte potrà spezzare. Sei stata ben voluta da molti, rispettata come meritavi, anche se ci sono stati e ci saranno coloro che non lo hanno fatto e che forse saranno felici della tua dipartita… staranno dicendo… un cane in meno che dà fastidio finalmente. Ma queste cose prima o poi nella vita si pagheranno a caro prezzo, e il tempo, gran signore, darà le sue risposte. Adesso finalmente potrai correre e scorrazzare per i prati, con una donna che ti accompagnerà nei giardini dell’Eden… Fiamma mia, sappi che ti ho amato con tutto me stessa, e io e chi con me ha vissuto del tuo amore, non potremo mai dimenticarti… Corri, Fiamma mia, corri felice… Un giorno ci riabbracceremo… per sempre… Con amore immenso, la tua mamma Debora.
