Stamane la commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata, coordinata dal presidente Renato Perrino, ha ascoltato i rappresenti delle associazioni antiracket di Bari, Foggia, Francavilla Fontana, Molfetta, Barletta, Vieste, Mesagne, Ceglie Messapica e Calimera collegati online. Obiettivo dell’organismo consiliare, come ha ricordato in apertura dei lavori lo stesso presidente Perrino, aggiornare le conoscenze della commissione sui fenomeni estorsivi e dell’usura registrati in Puglia durante la pandemia per riferirne poi al consiglio regionale. A relazionare c’è stato il mesagnese Fabio Marini, coordinatore regionale della FAI.
Su quanto emerso, Perrino ha chiesto ai referenti sul territorio di stilare, nel giro di una settimana, delle brevi relazioni sulle quali lavorare. In particolare, se nei territori di Bari e Foggia la situazione in periodo pandemico non è mutata, anche se si registra un maggior numero di operatori economici propensi alla denuncia, nei territori del Brindisino e del Leccese, i fenomeni sembrano viaggiare sottotraccia: continuano ad esistere ma, con l’eccezione di casi sporadici, senza manifestazioni di violenza.