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Crollo muro di cinta dello stadio, il Comune verrà risarcito per danno d’immagine

da Cosimo Saracino
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nuovo_stadio_muro_crollo_quimesagneL’impresa costruttrice del nuovo stadio in contrada “La Tagliata” è stata condannata a risarcire il Comune di Mesagne per i danni all’immagine. Al centro del dibattito giudiziario il crollo parziale del muro di cinta del nuovo stadio avvenuto nel 2008. Il pronunciamento è arrivato qualche giorno fa a conclusione di un giudizio durato otto lunghi anni. La ditta costruttrice dovrà pagare al nostro Comune una somma di 5mila euro come parziale risarcimento del danno di immagine. L’ente comunale è stato difeso in giudizio dalla responsabile dell’ufficio legale l’avv Anna Luisa Valente. Il nuovo stadio comunale fu inaugurato il 12 gennaio del 2008 pochi giorni dopo (era lunedì 28 gennaio 2008) una parte del muro di cinta crolla parzialmente sotto le forti raffiche del vento di tramontana.

L’ente comunale, all’epoca retto dal Commissario Prefettizio, mise in mora immediatamente l’impresa che aveva vinto l’appalto per la costruzione del nuovo stadio. Anni, carte bollate, ingiunzioni di pagamento, udienze, testimonianze e tanto lavoro hanno caratterizzato gli otto anni di dibattimento fino al raggiungimento del piccolo obiettivo: quello di vedere riconosciuto almeno in parte il danno di immagine subito dall’Ente. Il Giudice ha accolto la domanda del Comune poiché: “i vizi dell’immobile, palesatesi in occasione di un evento spettacolare come la straordinaria perturbazione atmosferica verificatasi, sono risultati evidenti alla cittadinanza ed hanno sollecitato l’interesse della stampa locale, soprattutto considerando che il crollo del muro si è verificato a pochi giorni dall’inaugurazione dell’impianto”.

La stampa all’epoca mise in evidenza la particolare coincidenza tra l’inaugurazione dello stadio e il crollo del muro di cinta evidenziando che probabilmente le opere non erano state fatte a dovere. Questa risonanza sui mezzi informazione è stata determinante per convincere il giudice del Tribunale di Brindisi ad emettere la sentenza a favore del Comune. Cosimo Saracino
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