Home Attualità Da 2,5 milioni di debiti a una nuova vita: il caso seguito dall’Avv. Luca D’Errico

Da 2,5 milioni di debiti a una nuova vita: il caso seguito dall’Avv. Luca D’Errico

da Redazione

Una giovane donna, residente in Toscana, si è trovata improvvisamente schiacciata da un debito di proporzioni enormi nei confronti dell’Erario: oltre due milioni e mezzo di euro, derivanti da un vecchio accertamento fiscale dell’Agenzia delle Entrate risalente a più di dieci anni fa.

Una cifra insostenibile per chiunque, che ha finito per trascinarla in un profondo stato di depressione e disperazione, tanto da farle perdere ogni speranza di risollevarsi.

Negli anni, la situazione è andata peggiorando: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) aveva infatti avviato numerose procedure esecutive per tentare di recuperare il credito. Tra queste, i pignoramenti sul conto corrente e sullo stipendio, che le avevano di fatto impedito di condurre una vita dignitosa.

“Non riusciva più a vivere serenamente, ogni mese si trovava con il conto bloccato e lo stipendio decurtato,” racconta il suo legale, l’Avvocato Luca D’Errico, che da anni si occupa di diritto della crisi e di sovraindebitamento.

Quando tutto sembrava ormai perduto, la donna ha deciso di non arrendersi e si è rivolta all’Avv. D’Errico, che le ha illustrato le opportunità offerte dalle procedure di sovraindebitamento previste dal nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (che ha sostituito la precedente legge 3/2012, nota anche come “legge salva suicidi”).

Assistita dal legale, la debitrice ha presentato una proposta di liquidazione controllata al Tribunale di Prato, chiedendo di poter ristrutturare la propria posizione debitoria in base alle proprie effettive capacità economiche.

Dopo un’attenta valutazione della documentazione, il Collegio del Tribunale di Prato ha accolto il ricorso, autorizzando una soluzione che, di fatto, ha cambiato la vita della donna: lo stralcio di quasi la totalità del debito nei confronti di ADER.

La decisione del Tribunale prevede che la donna versi soltanto 20.000 euro complessivi in 36 mesi, cedendo una quota del proprio reddito per il successivo triennio.

Tutti gli altri debiti saranno definitivamente cancellati al termine della procedura, offrendo così alla debitrice una seconda possibilità di vita.

“L’apertura della procedura ha permesso di bloccare immediatamente tutte le azioni esecutive già avviate da ADER,” spiega l’Avv. D’Errico.

“Finalmente la mia assistita ha potuto tornare a vivere senza la paura costante dei pignoramenti e delle notifiche. Alla conclusione della procedura, potrà ottenere la cancellazione definitiva del debito residuo.”

Secondo l’avvocato D’Errico, il caso dimostra quanto sia importante far conoscere le opportunità offerte dal Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, che consente anche ai privati cittadini, e non solo alle imprese, di affrontare situazioni debitorie divenute insostenibili.

“Queste procedure rappresentano una risorsa preziosa per chi si trova in uno stato di sovraindebitamento,” commenta il legale.

“Consentono di stralciare debiti non solo verso istituti privati, come banche e finanziarie, ma anche verso l’Erario. Tuttavia, nonostante se ne parli sempre di più, sono ancora poche le persone che vi accedono.”

I numeri, in effetti, sono allarmanti: circa 7 milioni di italiani – vale a dire una famiglia su quattro – risultano oggi a rischio di povertà assoluta e faticano ad arrivare non alla fine, ma addirittura a metà mese.

E il fenomeno non riguarda solo i cittadini privati: molti imprenditori e professionisti si trovano in difficoltà a causa di crisi economiche, cali di fatturato o impegni fiscali non più sostenibili.

“Fortunatamente,” conclude l’Avv. D’Errico, “il ricorso a questi strumenti sta diventando sempre più frequente grazie a una maggiore informazione e sensibilizzazione. In molti casi, rappresentano l’unica via d’uscita concreta per ristrutturare la propria situazione economica e ripartire da zero.

Questo caso dimostra che, anche nelle situazioni più disperate, esistono soluzioni legali che possono offrire una seconda possibilità a chi è schiacciato dai debiti.”

Oggi, la giovane donna guarda finalmente al futuro con serenità, dopo anni di angoscia. La sua storia è una testimonianza concreta di come la legge, se conosciuta e applicata correttamente, possa diventare uno strumento di giustizia e rinascita per chi crede di non avere più speranze.

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