Personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Mesagne, a seguito di una intensa attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura brindisina, ha notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari ad una coppia di coniugi mesagnesi, T.G. lui e C.M. lei, rispettivamente di 45 e 36 anni, indagati ai sensi dell’art. 493 ter c.p. perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un unico disegno criminoso, utilizzavano indebitamente, non essendone titolari, la carta bancomat intestata ad una anziana signora (86 anni), effettuando prelievi e facendo acquisti per un importo complessivo di circa 17.000,00 euro.
L’attività traeva origine da una denuncia contro ignoti, dei primi di settembre, allorquando la 86 enne si accorgeva che, da maggio, il suo conto corrente aveva subito delle “emorragie” di denaro per prelievi ed acquisti da lei non effettuati, per un totale di circa 17.000,00 euro.
La certosina attività di indagine permetteva di risalire ai responsabili , gli odierni indagati, che avevano, appunto, effettuato prelievi agli sportelli bancomat e acquisti vari.
In particolare, con l’utilizzo della carta bancomat era stato acquistato un viaggio per due persone presso una capitale europea per 4 giorni, un telefonino samsung galaxy s9, degli pneumatici invernali, era stata pagato il passaggio di proprietà di un’auto presso una società automobilistica.
L’anziana vittima, purtroppo, vive da sola in casa, riceve le visite di talune persone, familiari e non, la carta bancomat era custodita nella sua abitazione ed è evidente che i due malfattori, per entrarne in possesso ed utilizzarla al “bisogno”, si siano avvalsi della complicità di qualcuno che aveva facile accesso nell’abitazione della donna. Continuano, infatti, le indagini tese a scoprire “l’intermediario” tra la carta bancomat e l’anziana donna.
Una cosa è certa, che le “emorragie di denaro” dal conto corrente della vittima sono state interrotte grazie alla sinergia investigativa dei poliziotti di questo Commissariato e del procuratore della Procura di Brindisi, titolare del procedimento penale aperto a carico dei soggetti. Purtroppo questa vicenda ripropone il tema della vulnerabilità delle persone anziane, spesso sole e, pertanto, facili obiettivi di criminali senza scrupoli e truffatori.
L’attenzione delle ff.oo. per loro rimane massima e l’invito che gli si rivolge è quello di avere sempre a portata di mano il telefono per comporre il numero di emergenza ( 112 numero unico europeo), senza indugiare nel chiamare per ogni cosa appaia strana, anche solo per un consiglio. I familiari, dal canto loro, devono adottare tutte quelle accortezze per proteggere al meglio i loro congiunti e quanto hanno di più caro, onde evitare di cadere nel “tranello” di gente che si finge “amica” o di estranei ben vestiti che si spacciano per pubblici impiegati dei più svariati uffici pubblici o assistenziali.