E’ stato deferito all’A.G. in stato di libertà per danneggiamento aggravato di autovetture, l’incensurato mesagnese R.G. , 52 enne, artigiano.
Alcuni operai di una nota società cooperativa agricola, con vari punti vendita in Italia tra cui uno in Mesagne, che trasforma le materie prime in conserve, da giorni subivano, mentre erano intenti a svolgere il proprio lavoro, il danneggiamento delle proprie autovetture. In particolare, dopo aver parcheggiato le auto, intorno alle ore 6:00 del mattino, nei pressi della sede di lavoro, riscontravano –al momento di riprenderle- varie rigature sulla carrozzeria verosimilmente realizzate con una chiave o comunque con un oggetto appuntito. Le auto che avevano subito il danneggiamento erano un’Audi A4, una Fiat 600, una Lancia Libra, una Fiat Punto, una Fiat Croma, una Lancia Y, una Fiat Punto.
Il fatto aveva preoccupato non solo i diretti destinatari dello “sfregio”, ma anche il datore di lavoro che ad un certo punto si era preoccupato che potessi trattarsi di un “messaggio” rivolto alla società, stante tra le vittime, anche qualche sindacalista.
Il ripetersi del fatto, la pluralità delle vittime e l’ignaro, quanto inspiegabile, motivo che muoveva la mano o le mani dell’autore o autori di questo gesto, aveva indotto i lavoratori ad escogitare un piano: appostarsi in varie parti per avere una visuale completa dell’area interessata al parcheggio delle loro auto.
Una strategia che, in data 25 giugno, ha fatto conseguire il risultato voluto. Intorno alle ore 7:00, un individuo sconosciuto, a piedi, vestito con abbigliamento ginnico apparentemente intento a fare footing, si avvicinava prima ad una Fiat Punto di colore grigio, poi ad una Fiat Panda di colore bordeaux, poi ancora ad una Fiat Stilo di colore grigio e le rigava tutte e tre con una chiave di colore blu.
La scena veniva osservata dagli operai che, contestualmente, chiamavano questo ufficio e si avvicinavano all’uomo per chiedere spiegazioni.
Giungeva una pattuglia in servizio di volante che conduceva il danneggiatore in ufficio, il quale, nonostante colto in flagranza, negava di essere stato lui.
La perquisizione personale sortiva esito positivo perché R.G. veniva trovato in possesso di un mazzo di chiavi tra cui uno di colore blu che aveva utilizzato per rigare le auto, stante anche nel solco della rigatura tracce di quel colore.
Si acquisivano le denunce nonché le testimonianze dei soggetti che avevano visto la scena.