Riceviamo e pubblichiamo: La Uiltec di Brindisi esprime la propria soddisfazione per il parere favorevole accordato dalla Giunta Regionale della Puglia all’Intesa per la costruzione del deposito costiero di stoccaggio di Gas Naturale Liquefatto (GNL) proposto da Edison. Il deposito sarà un serbatoio verticale da realizzare all’interno del porto di Brindisi in prossimità di Costa Morena Est, nel Porto medio.
Il «parere favorevole all’Intesa» espresso dall’Amministrazione regionale segue il via libera arrivato a febbraio dal Ministero della Transizione Ecologica sullo stesso progetto e rappresenta il primo vero e concreto passo in avanti per il Sistema industriale di Brindisi e del territorio verso la Transizione Energetica oltre che una nuova fondamentale opportunità per i lavoratori del territorio.
La raccomandazione espressa dalla Regione ad Edison ed al Ministero «di adottare ogni soluzione tecnica e progettuale idonea perché il deposito di GNL sia funzionale alla immissione gas in rete attraverso l’allacciamento bidirezionale dell’impianto alla rete di metanodotti» è una dichiarazione di intenti chiara nella direzione di considerare Brindisi snodo fondamentale del Sistema Italia in un momento storico in cui il conflitto russo-ucraino e le sue conseguenze per l’approvvigionamento energetico nazionale richiedono scelte chiare. Dotandosi di questo impianto il Sistema Industriale di Brindisi compie un decisivo passo in avanti per tornare ad essere punto di riferimento strategico nazionale, una posizione che merita e che dal Dopoguerra in poi ha sempre avuto.
Alla Uiltec di Brindisi appaiono ingiustificabili le polemiche e l’ostracismo che hanno accompagnato la posizione delle Autorità Locali sul progetto. Un No, in alcuni casi un «Nì», non ad Edison ma al territorio, ed al Sistema Paese, ai benefici in termini di infrastrutture produttive, miglioramento ambientale e possibilità occupazionali.
In tema di tutela ambientale basterebbe constatare che il gas naturale è una svolta consistente rispetto ai combustibili fossili e che tutti i temi esasperati dagli ambientalisti radicali trovano conforto nella massima doverosa attenzione agli aspetti di sicurezza ed impatto ambientale sottolineati a più riprese nei documenti autorizzativi e nei pareri espressi da Ministero e Regione.
L’inquinamento, assieme ad un impoverimento infrastrutturale e di risorse umane di un territorio, si manifesta solo in mancanza di investimenti in tecnologia, attenzione e progettualità. L’investimento di Edison va in direzione diametralmente opposta con buona pace di chi auspica il deserto economico, ambientale e soprattutto occupazionale di Brindisi.
Per queste ragioni ringraziamo Edison per il lavoro svolto in questi lunghi mesi e per la volontà di investire sul nostro territorio. Auspichiamo che la Società convochi quanto prima le Organizzazioni Sindacali di riferimento contrattuale per approfondire il Progetto anche sotto il profilo occupazionale e delle ricadute sul territorio.
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