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Dico donna dico diritti, parte un progetto di educazione alla collaborazione e valorizzazione dei generi

da Cosimo Saracino
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Sono partiti ieri mattina dal Secondo Circolo Didattico Giovanni XXIII i laboratori “Dico donna Dico Diritti – incubatore dei diritti di bambine, ragazze e donne”, progetto nato da una idea delle progettiste sociali Serena Mingolla e Raffaella Arnesano della Associazione Conchiglia APS ETS e realizzato in collaborazione con il Comune di Mesagne, il Consorzio dei Comuni dell’Ambito BR4, il Primo Circolo Giosuè Carducci e il Secondo Circolo Giovanni XXIII.

L’iniziativa rientra tra i progetti sostenuti dalla Regione Puglia attraverso l’Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0. e si basa sulla volontà di creare per la città di Mesagne occasioni di ascolto, sensibilizzazione ed educazione alla collaborazione tra i generi e alla diversità come valore.

Il progetto, partito ad agosto 2022 andrà avanti sino a marzo 2024 realizzando attività per ogni fascia di età, dall’infanzia all’età adulta: laboratori sperimentali nelle scuole elementari ed iniziative rivolte a ragazz* e adolescent*, insieme ad azioni di divulgazione scientifica e gruppi di automutuoaiuto che coinvolgeranno le caregivers presso il centro di ascolto Marcella Di Levrano.

“Il primo percorso laboratoriale ha avuto inizio nel pomeriggio del 10 novembre nella scuola elementare G. Falcone – racconta Raffaella Arnesano Responsabile della didattica del progetto per l’Associazione Conchiglia – e si è aperto con la visita dei clown presso la scuola. Attraverso il gioco, il laboratorio intende avvicinare le bambine e i bambini ai temi della diversità e dell’inclusione, ma anche fornire strumenti per affrontare con consapevolezza il rapporto con la propria immagine e il proprio corpo. I laboratori saranno svolti anche nel Primo Circolo Didattico e, a seguire, stiamo programmando iniziative dedicate agli Istituti Superiori dove i ragazzi e le ragazze saranno chiamati a svolgere il ruolo di “influencer” per diffondere nella loro comunità le sfide lanciate dal progetto”.

“La Scuola è luogo educativo e di relazione dove realizzare percorsi formativi e culturali che valorizzino le differenze – ha dichiarato la Dirigente del Secondo Circolo Didattico Giovanni XXIII, Prof.ssa Ornella Manco -, e per considerarle come ricchezze piuttosto che come barriere. I laboratori che abbiamo avviato ieri nella nostra Scuola mirano proprio a condurre gli studenti verso una riflessione adeguata affinché le future donne e i futuri uomini definiscano con libertà e consapevolezza la propria identità senza stereotipi o stigmatizzazioni. Il percorso, diretto a una sola classe, offre inoltre l’occasione agli alunni della classe partecipante di divenire tutor per gli altri compagni attraverso un’opera di disseminazione all’interno delle nostre classi”.

“La Scuola è uno dei luoghi nei quali le rappresentazioni condivise (inclusi stereotipi, pregiudizi, norme su cosa è accettabile e cosa no in una società) si diffondono e si strutturano maggiormente – ha dichiarato la Preside del Primo Circolo Giosuè Carducci, Patrizia Carra. Il ruolo delle/degli insegnanti in queste dinamiche è fondamentale per comprendere e agire verso una modifica e una riduzione degli stereotipi sul genere. Per questo motivo la nostra Scuola ha aderito subito alle iniziative promosse da questo progetto favorendo la maggiore partecipazione possibile delle nostre alunne e dei nostri alunni”.

“Il Comune di Mesagne sarà parte attiva in un percorso che parla di donne ma si rivolge a tutti, guardando alla collaborazione tra generi come a uno strumento utile per favorire alleanze e trasformare le differenze in risorse”, ha dichiarato il Sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli.

“Una parte importante del progetto – ha aggiunto Antonio Calabrese, Presidente del Consorzio dei Comuni dell’Ambito BR4 – avrà luogo presso il Centro Ascolto “Marcella Di Levrano” di Mesagne e sarà dedicato alle figure caregiver, una platea crescente di donne impegnate in modo informale ma continuativo in attività di assistenza dei propri familiari, figli, partner o più spesso genitori”.

Dico Donna Dico Diritti prevede tra le sue attività una campagna di comunicazione e attività di divulgazione scientifica realizzate in collaborazione con esperti per affiancare le donne adulte nei loro percorsi di salute e qualità della vita. Il progetto è stato ideato come un “incubatore” di iniziative educative a sostegno dell’inclusione e nel corso dell’anno, il soggetto attuatore Associazione Conchiglia APS ETS, accoglierà la collaborazione di tutti i partner territoriali che vorranno condividerne gli obiettivi e realizzare ulteriori attività che favoriscano l’educazione delle giovani generazioni e la promozione del ruolo della donna nella società.

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