“Sindaco qualche giorno fa in un articolo di stampa veniva pubblicato che la Polizia Locale in seguito a segnalazione telefonica, era intervenuta nel Centro Storico in quanto un cittadino dalla finestra della propria abitazione con una arma ad aria compressa sparava pallini in plastica per scacciare dei colombi che stabilmente si posizionavano sulle pareti di un edificio pubblico forse antistante, facendo il proprio lavoro identificando la persona, denunciando la stessa alla Procura della Repubblica e sottoponendo a sequestro l’arma rinvenuta.
Io nella qualità di cittadino e rappresentante delle istituzioni nella qualità di consigliere elogio il comportamento degli operatori che sono intervenuti per scongiurare qualche increscioso incidente che si sarebbe potuto verificare oltre che ai residenti anche a persone di passaggio.
Ma sono andato oltre, e preciso che la persona incriminata non è di mia conoscenza e non lo giustifico per il gesto, ma in seguito ad incontro con il Comandante, allo stesso ho chiesto se la persona oggetto di tale gesto fosse uno squilibrato o fosse persona indignata o esasperata per la situazione relativa ai colombi che incombe sulla città e non solo nel centro storico.
La risposta è stata che il loro intervento era limitato al gesto e che questa un’altra storia.
Sindaco, voi sapete benissimo quante denunce, segnalazioni e addirittura esposti alla Procura della Repubblica vi sono per i piccioni, sapete benissimo quante persone sono stanche di sopportare tale situazione, soprattutto i proprietari di immobili siti nel cuore del centro storico, ma ciò nonostante questa storia non viene mai presa in considerazione e per una volta non scaricate il problema che le casse del Comune sono asfittiche, perché questa è una questione di buon senso e di civiltà.
Gli immobili interessati maggiormente da tale problema sono quelli pubblici, soprattutto le chiese e compreso anche Palazzo dei Celestini sede del Comune.
Sindaco, spero che sia giunto il momento di cambiare direzione e finalmente arrivare alla soluzione di tale problema, senza aspettare che altre persone per la disperazione possano compiere atti inadeguati”. Carmine Dimastrodonato