Sette prime classi alla Maja Materdona e solo quattro all’Aldo Moro. Questa scelta per il nuovo anno scolastico ha fatto storcere il naso ad alcune organizzaizoni sindacali che hanno inviato una missiva raccomandata al Presidente del Consiglio d’Istituto, dott. Giuseppe Lecce e alla dirigente scolastica, prof.ssa Mina Fabrizio. Il problema sta nel fatto che tali assetti violerebbero quanto stabilito dal Contratto integrativo di Istituto, adottato con delibera dal Consiglio di istituto della scuola media Materdona-Moro, che all’articolo 21 prevede un’equa distribuzione delle iscrizioni nei plessi, nelle sezioni e nelle classi, anche per genere oltre che per numero. Del resto, l’applicazione di questi criteri era stata confermata anche in sede di riunione del Consiglio di Istituto. Di fornte a queste perplessità segnalate dai genitori della Moro il sindacato Gilda ha fatto richiesta di esaminare i riferimenti deliberativi relativi alla formazione delle classi, a partire dai criteri stabiliti dall’organo di governo della Materdona-Moro e dal contratto integrativo di istituto; le disposizioni della dirigente; la proposta del Collegio dei docenti. Dal punto di vista dei genitori interessati questa presunta disparità determina incertezza nell’utenza per ciò che viene considerato un danno funzionale al plesso Moro della scuola media, che risulterebbe di fatto relegato ad un ruolo di succursale della Materdona, con una funzione sminuita nella parte di territorio urbano dove opera e svolge un compito delicato di orientamento a favore della legalità.