Il Comando di Polizia Municipale ha predisposto – su richiesta del Sindaco Molfetta – un servizio fisso all’interno del parco con una pattuglia a piedi per vigilare su chi non rispetta le poche regole previste per l’utilizzo del nuovo spazio urbano.
Già da oggi i vigili urbani sono in giro nel parco dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 20. La loro presenza è diventata necessaria dopo le segnalazioni degli ultimi giorni: la rete del campo sganciata (e non rotta), qualche fiore sradicato, la presenza dei possessori di cani a guinzaglio che non raccolgono le deiezioni canine e altri piccoli danni alle strutture costruite all’interno.
L’occhio attento dei vigili servirà anche come deterrente ai tanti vandali che avrebbero vita facile sotto le sedici telecamere installate all’interno del parco. Sedici punti di videosorveglianza che sono collegate con il Comando dei Vigili ma che servono a ben poco.
Le sedici telecamere inviano al monitor dei Vigili urbani immagini a tratti e non fluide come quelle installate nel resto del paese. C’è un lasso temporale tra un fotogramma e l’altro di circa 10 secondi, in questo modo i vigili che si trovano davanti alla postazione di controllo non riescono a decifrare se in quel momento si sta commettendo un atto vandalico oppure no.
Inoltre, al Comando di Polizia municipale non c’è nessuno che sappia recuperare le immagini registrate dalle telecamere per verificare i momenti precedenti all’entrata forzata nel campetto di calcio avvenuta lunedì sera. Ed è quindi impossibile individuare i responsabili del danno alla recinzione del campetto.
Sono poche le regole che verranno applicate per il nuovo parco e su cui vigileranno gli uomini della Polizia Locale, per la maggior parte simili a quelle che bisogna rispettare in villa comunale: Non si entra con le biciclette (almeno per chi ha più di 6 anni), i cani possono entrare (solo nelle aree pavimentate) ma al guinzaglio e i loro padroni devono avere appresso i sacchetti per raccogliere le deiezioni e soprattutto bisogna assolutamente rispettare le strutture comuni.
Basterà questo per scoraggiare i malintenzionati?