Si svolgerà domenica 2 giugno, con inizio alle 17 e 30 dalla Chiesa Madre, la tradizionale processione dell’Ascensione che toccherà le tre porte della città. È un momento liturgico antico e poco conosciuto dai mesagnesi. L’arciprete don Giamluca Carriero rinnoverà il rito della benedizione degli antichi ingressi della città e si rivolgerà verso le campagne chiedendo l’intercessione del Signore per un abbondante raccolto. In queste ore, come si vede dalla foto, si stanno collocando i fiori proprio sui pilastri della Porta Grande, la Porta Nuova e quello che rimane della Porta Piccola. Anche questa è cultura, storia del nostro popolo che ci rende sempre di più comunità di mesagnesi.
COSA È L’ASCENSIONE
L’Ascensione del Signore è l’evento che racconta gli ultimi momenti della vita di Gesù sulla terra, mentre si trovava sulla sommità del monte degli ulivi (presso Gerusalemme) in presenza degli apostoli, per parlare loro, e poi innalzarsi verso il cielo e tornare alla destra del Padre.
Luca evangelista è colui che ha testimoniato l’elevazione di Gesù verso il cielo, scrivendo negli Atti degli Apostoli (1,9-11) come, dopo aver parlato con i suoi discepoli, mentre questi gli rivolgevano la loro attenzione, “fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi”. Tra la meraviglia e lo smarrimento generale, comparvero due “uomini in bianche vesti” a spiegare il loro errore: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”. L’Ascensione del Signore è un mistero della fede strettamente legato all’elevazione spirituale, e che insegna all’uomo l’importanza di rivolgersi a Dio, tentando di innalzare il proprio cuore e la propria anima, in un cammino purificatore contraddistinto dalla parola Divina, perché la vera libertà risiede nello Spirito Santo. Infatti, Gesù ascende non solo per tornare nel luogo di celeste appartenenza, ma sottolinea come la sua missione sia giunta al termine, e mostra senza riserve la sua natura divina ai discepoli fedeli.