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Domenico Magrì: “Ho querelato Canuto perché non si è mai scusato”

da Cosimo Saracino
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento del dott. Domenico Magrì che ci ha inviato un suo scritto dopo l’articolo di ieri sulla querela da lui presentata in Procura nei confronti dell’allora vicesindaco Giancarlo Canuto. Il testo del pezzo lo potete rileggere cliccando qui. Facciamo presente che ieri abbiamo tentato di contattare l’ex consigliere Magrì per un commento, senza riuscirci.



Gent.le Direttore,In riferimento all’articolo apparso sulla vostra testata on-line sento il dovere di fare alcune precisazioni anche per replicare a quanto dichiarato da Canuto a commento della notizia. Quello che è accaduto era e doveva restare per me una questione privata e personale che attiene, come ha evidenziato lo stesso Canuto, ai rapporti e al rispetto strettamente umano e personale, attiene alla dignità e all’integrità morale di persone che da anni, da posizioni diverse, ma con la stessa passione e con la stessa onestà hanno condotto battaglie politiche e mai strumentali.
La decisione di procedere dinanzi alle sedi competenti è intervenuta solo quando, nonostante le parole pronunciate dal vice sindaco Canuto nella massima assise comunale, alla presenza di tutti e all’ascolto dei cittadini, non sono seguite le scuse da parte dello stesso vice sindaco, né in sede ufficiale (il successivo consiglio) né in sede privata. In quella occasione, con le parole pronunciate da Canuto, è stata lesa la mia onestà politica, la mia dignità e quella delle persone che in quel momento rappresentavo.

Ricordo che già in precedenza, in un’altra occasione, lo stesso Sindaco Scoditti, preso dalla foga del dibattito, si lasciò andare ad accuse gratuite nei miei confronti quando rivestivo il ruolo di assessore; ma a quelle accuse seguirono, da parte dello stesso Sindaco, in sede ufficiale, le dovute scuse. Gesto esemplare che oggi voglio ricordare per sottolineare come sia importante, al di là dei toni aspri del momento, salvaguardare sempre la qualità dei rapporti umani e personali.

Attesi circa un mese, da quel lontano 8 ottobre 2014, prima di decidere, in via del tutto autonoma e personale, di procedere per porre fine a quello che lo stesso Canuto definisce “una degenerazione della qualità dei rapporti tra le persone che praticano la politica”. Che le parole siano state pronunciate e non siano passate inosservate, si evidenzia anche in alcune considerazioni giornalistiche successive all’accaduto.

Come ha sottolineato lo stesso Canuto, in quell’intervento da parte mia, sono state sollevate, con il massimo rispetto per le istituzioni, questioni strettamente “politiche”, sul quale le Istituzioni stesse erano chiamate a rispondere e a fornire tutti i chiarimenti smentendo, se del caso, punto per punto i dubbi che legittimamente un consigliere, o una forza politica, avevano sollevato. È importante che chi decide di fare politica e di amministrare un paese, non si trinceri dentro le mura del palazzo sottraendosi al confronto, anche aspro, ma sempre politico scevro da commenti del tutto personali, fornendo alla città tutti i chiarimenti richiesti anche se a volte scomodi.

Mesagne, 16 marzo 2016

​Dr. Domenico Magrì

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