L’incontro “DONNA GINA E LE ALTRE” organizzato presso e con l’Associazione “G. Di Vittorio” (Mesagne, Via Castello, 20) relativo alle levatrici condotte, esercito di donne alle quali nell’Italia liberale si affidarono le cure delle future madri, è un viaggio affascinante nel tempo in cui si intrecciano tante storie: storie di povertà consumate in molti centri del nostro Salento, storie di ragazze allo sbaraglio pronte a svolgere un mestiere difficile ed impegnativo, storie di battaglie per affermare la professione ostetrica nonostante la concorrenza delle “mammane” e la subalternità ai medici uomini, storie sofferte di mogli e madri involontarie, storie di migliaia di nascite. Un mestiere difficile, al femminile, esercitato con poche nozioni e tanta pratica, ancora lontano dagli ospedali, dentro case in cui i figli erano messi al mondo per portare il pane in famiglie numerose; pratiche ostetriche assicurate da perizia e passione, senza quegli strumenti e conoscenze tecniche che oggi informano già la fase pre-natale.
Gli interventi, moderati dalla dott.ssa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A.De Leo” di Brindisi, saranno introdotti dai Saluti del vice-presidente dell’Associazione “G.Di Vittorio”, dott. Giovanni Galeone e del dott.Angelo Sconosciuto dell’”Istituto Storia Cultura e Territorio” e Direttore Responsabile della rivista “Radici”, nel cui ultimo numero compaiono , tra l’altro, la recensione, a firma della Di Rocco, del saggio della prof.ssa Rosanna Basso dal titolo “Levatrici, L’assistenza ostetrica nell’Italia liberale” (Viella 2015) e il lavoro dedicato alla storica levatrice mesagnese “donna Gina” curato dalla dott.ssa Alessia Galiano.
Nella prima relazione Rosanna Basso presenterà un quadro interessante e denso di notizie e documenti d’archivio relativo all’assistenza ostetrica nell’Italia liberale; in esso emergono storie oscure di donne e di levatrici del Salento.
Nel secondo intervento Alessia Galiano restituirà dettagli biografici e professionali delle levatrice di Mesagne per antonomasia, “donna Gina”, in servizio per 37 anni e “responsabile” di almeno 10.000 nascite dal lontano 1915.
Un appuntamento con la storia da non perdere, in cui si toccheranno temi come la condizione femminile, la storia della medicina, le origini istituzionali della figura ostetrica, ma soprattutto una “finestra” su una delle professioni più preziose per ogni comunità, oggi come ieri.