Ci sarebbe anche un mesagnese nell’inchiesta della polizia e dell’antimafia di Lecce che coinvolge 57 persone tra indagati a piede libero e arrestati in carcere e ai domiciliari, in gran parte provenienti dai comuni di Manduria, Avetrana, Erchie. L’indagine si è conclusa oggi con l’arresto in carcere di 20 persone e 7 ai domiciliari. Il mesagnese è Fabrizio Monte, in passato ritenuto affiliato alla SCU di Campana. Tra i reati contestati figurano il traffico di droga, estorsione e giro di tangenti. Si ipotizzano reati per il controllo della Fiera Pessima e del servizio ambulanze del 118, ma anche appalti milionari sull’eolico. Il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, è accusato di aver concorso con esponenti della malavita organizzata per il controllo e la gestione del servizio ambulanze del 118 imponendo ad altre associazioni l’assunzione di alcuni esponenti della mala.
Per la Fiera pessima si ipotizzano tentate estorsioni all’imprenditore che l’aveva gestita nel 2013 (si parla di una mazzetta, non consegnata, di 15 mila euro).
Il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti, è indagato nell’ambito dei lavori di appalto dell’eolico affidato all’impresa Pedone di Manduria.
Il consigliere comunale e medico del pronto soccorso, Nicola Dimonopoli è invece accusato di voto di scambio. Avrebbe fatto favori di natura sanitaria con pregiudicati del posto in cambio di appoggi alle ultime elezioni amministrative.
In carcere sono finiti
Giuseppe Buccoliero, Antonio Campeggio, Francesco D’Amore, Luciano Carpentiere, Davide Blasi, Agostino De Pasquale, Daniele Lorusso, Giampiero Mazza, Vito Mazza, Cosimo Merola, Fabrizio Monte, Cataldo Panariti, Cosimo Damiano Pichierri, Massimiliano Rossano, Oronzo Soloperto, Cosimo Storino, Leonardo Trombacca, Antonio Minò, Pasquale Pedone, Riccardo De Santis.
Ai domiciliari
Nicola Dimonopoli, Domenico Margheriti, Giuseppe Margheriti, Gianluca Mazza, Erminio Vitillio, Marco Monaco, Giorgio Pitardi.
fonte lavocedimanduria.it – brindisireport.it
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