Sono trascorsi due anni da quando il 34enne mesagnese Carlo Giannini fu ucciso con una coltellata mentre si trovava in un parco a Sheffield, in Inghilterra. A distanza di 24 mesi, il colpevole ancora non è stato identificato, ma il dolore dei familiari e degli amici, privati di qualsiasi forma di giustizia, rimane forte e sempre più radicato. La polizia dello Yorkshire aveva condotto un’indagine nel Manor Fields Park, luogo in cui Carlo fu ucciso, effettuando diversi sopralluoghi. Nonostante una ricompensa di 20mila sterline offerta nel novembre 2022 dalla società inglese Crimestoppers, nessuna informazione è pervenuta alle autorità o alla famiglia. Nel novembre 2022, i parenti di Carlo lanciarono un appello ai cittadini di Sheffield, cercando di sensibilizzarli: “Le informazioni – scrissero sui media inglesi – potrebbero contribuire a restituire un po’ di dignità a Carlo”. Tuttavia, nessuno si fece avanti. Gli ultimi momenti di Carlo furono registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona che, alle ore 1,08 dell’11 maggio 2022, filmarono il pizzaiolo mesagnese entrare nel Manor Fields Park di Sheffield, ma non uscirne. Un mistero difficile da accettare. Per sabato 11 maggio, i familiari invitano coloro che hanno conosciuto Carlo a unirsi in preghiera durante una celebrazione presso il santuario di Mater Domini, con inizio alle ore 18.00.
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