Ieri pomeriggio si sono svolti i funerali del mesagnese Pino Chisena, ex poliziotto in servizio prima a Catania, Palermo e poi a Brindisi. Una triste coincidenza con i festeggiamenti per i trent’anni del Commissariato di Polizia a Mesagne. Chisena aveva 82 anni e lascia la moglie siciliana e i figli Angela, Giusy e Cosimo. Alla conclusione del rito funebre l’ex questore Pietro Antonacci, che ha conosciuto Chisena, ha letto la lettera che riportiamo integralmente qui sotto.
Pino è “andato avanti”! Così siamo soliti dire quando viene a mancare un collega. Sì, Pino è stato un mio “collega di giubba”, un poliziotto della Squadra Mobile della Questura di Brindisi, Ufficio che ho diretto sul finire degli anni ‘80 sino alla metà degli anni ‘90. Durante il periodo di permanenza in seno alla Squadra Mobile, Pino ha evidenziato spiccate doti professionali che facevano di lui un bravo investigatore. Un mestiere che aveva imparato a Palermo dove aveva prestato servizio per numerosi anni. Lì aveva conosciuto la moglie, sua amatissima compagna di vita, che gli ha generosamente donato 3 affettuosissimi figli di cui Pino andava fiero ed orgoglioso. È stato un marito esemplare ed un padre premuroso. Un padre austero e, nello stesso tempo, bonario che ha saputo sedersi accanto ai figli, comprendere i loro dubbi, parlando con loro senza pregiudizi.
Trasferito a Brindisi da Palermo, Pino veniva destinato alla Sezione di polizia giudiziaria deputata a svolgere attività di contrasto alla criminalità organizzata che, quanto a violenza, in alcuni momenti non è stata certo indietro alle mafie storiche; un fiume di sangue ha bagnato le nostre contrade, prima quiete e tranquille. Anni bui, cupi, crudi; una violenza impressionante per il controllo ferino del territorio.
Pino ha espletato questo compito con impegno, dedizione e abnegazione a tutela della sicurezza dei cittadini, sacrificando spesso anche gli affetti familiari.
Per tutto questo oggi noi siamo grati a Pino e sinceramente mi sarei aspettato che almeno una rappresentanza in divisa della Polizia di Stato fosse presente a questa cerimonia per rendere un equo riconoscimento all’attività ed al valore di un uomo al servizio delle istituzioni.
Ma così non è stato! Evidentemente alle autorità locali e provinciali di pubblica sicurezza la scomparsa di un valoroso poliziotto non interessa. Interessano, invece, altre cerimonie più appariscenti e gratificanti, come quella relativa all’anniversario della istituzione del Commissariato di P.S. di Mesagne che ha visto, ieri, la partecipazione di numerose autorità, tra cui il Capo della Polizia. Durante la quale non sono mancate autocelebrazioni, sono state confezionate ricostruzioni storiche di comodo e, soprattutto, si sono fatte intenzionali omissioni sui nomi di quei poliziotti mesagnesi che, come me, sono stati impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata ai fini della tutela del territorio di Mesagne e della provincia di Brindisi.
Oggi, sono qui a testimoniare la dignità e la rispettabilità di cui Pino ha goduto in vita, essendo vissuto con l’alto senso del dovere verso la Patria, la fierezza del servizio e l’amore per la propria città.
Per tutto questo Pino avrà sempre la certezza di essere amato!
Pietro Antonacci
1 commento
Caro Pino con grande dolore ho appreso da mia cugina Enza e tua mogliettina della tua morte! Ricordo ancora quando la sera tardi ti accostavi alla sua finistra di casa per farvi la chiacchieratina e preparare il matrimonio!!! non mi prolungo piu’ di tanto perche’ gia piango! un Abbraccio dalla Svizzera Monika, Leo con figli e nipotini che non hanno avuto la fortuan di conoscerti!! CIAO!!!!!!!!
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