E’ stato sufficiente pubblicare il comunicato stampa del Comune in cui si informava la città che la raccolta fondi per le opere di Millo era riuscita, che tanti mesagnesi sui social hanno ‘ripreso’ a criticare l’operato dell’amministrazione comunale. E questa volta non sono ‘gufi’ di provenienza politica, ma semplici elettori.
Le richieste avanzate dai cittadini, a leggere i commenti, sono quelli più semplici: pulizia delle strade, bitumazione delle buche, sfalcio dell’erba, contributi economici per situazioni di disagio…Niente di straordinario per una città come la nostra.
Nei tanti commenti al post di QuiMesagne segnaliamo anche quello dell’assessore Palma Librato che, tra le altre cose, ha voluto precisare: “Mesagne ha bisogno di molte cose, esattamente cose su cui si sta lavorando e ha bisogno anche di molte idee e perché no anche di questi nuovissimi metodi per rigenerare i quartieri, come si fa nelle altre città d’Europa; solo che ci sono pochissimi soldi per cui ce li andiamo a trovare con metodi trasparenti e nuovi. Perché limitarsi a pensare di sponsorizzare solo una sagra o un evento musicale e non, invece, un’opera d’arte o un restauro che qualifica per moltissimi anni la città?”
Se ci possiamo permettere cerchiamo di dare una lettura di quello che è accaduto e che accade oramai quotidianamente. Una lettura, la nostra, che vorremmo discutere con voi lettori e con gli ‘attori politici’ principali della maggioranza consiliare.
A nostro avviso la luna di miele tra il sindaco e la città è finita da un pezzo. Forse siamo già in fase di ‘separazione’. La città aspetta da troppo tempo risultati concreti, progetti per il futuro, gestione ordinaria delle necessità. E’ in attesa da più di un anno con Molfetta, lo era da altri cinque anni prima con Scoditti ma ancora niente all’orizzonte.
Il primo cittadino lo vediamo troppo spesso solo ad affrontare le problematiche generali: Arneo, Ospedale, Rifiuti ecc. Ci chiediamo fino a quando riuscirà a mantenere sotto stress?
Molti assessori ci sembrano ‘latitanti’, altri è come se vivessero in un’altra città. Eppure senza di loro il lavoro del primo cittadino diventa impossibile.
Ogni giorno speriamo che gli uffici comunali intervengano per ripristinare la normalità in questa nostra amata Mesagne. Ci sono migliaia di buche…I marciapiedi in alcune vie sono inesistenti…Per non parlare del traffico. Le rotonde sono un miraggio nel nostro pese, siamo rimasti gli unici in provincia che non riescono a costruirne nemmeno una (ma come è possibile?). La circonvallazione ha bisogno di ricevere un’ulteriore spinta per essere completata. Il patrimonio comunale sta cadendo a pezzi e forse sarebbe opportuno trovare qualche finanziamento europeo, forse qui ci potrebbe essere utile un viaggio a Bruxelles. La facciata del Comune ha bisogno di un restauro, ma non dovevamo ricevere un finanziamento Regionale? La pista ciclabile sarebbe già dovuta scomparire. Forse alla Cassa Depositi e Prestiti, che ha chiesto chiarimenti in materia, non apprezzano molto la Bellezza 2.0
Il centro storico sta franando, le chianche antiche stanno cedendo sotto i nostri piedi. Per non parlare delle pratiche urbanistiche che stazionano indisturbate nell’ufficio competente. L’erba cresce rigogliosa nelle strade. Le scuole, che tra poco meno di un mese apriranno i battenti, sono circondate da erbacce e i problemi di manutenzione ordinaria non sono stati ancora affrontati (anche quest’anno la Materdona rimarrà senza laboratorio di scienze?)
Fronte dei rifiuti: la ditta non riesce a stabilire un servizio di spazzamento efficace, gli spazzini svuotano i secchi ma dimenticano di pulire dove cadono i rifiuti. Non si riescono ad aprire le altre due zone per la raccolta dei rifiuti ingombranti. La zona industriale è lasciata a se stessa. Piazza dei Commestibili è ancora chiusa. Per le strade è un pullulare di venditori di frutta e verdura senza regole. I passaggi a livello aperti sono un pericolo per gli automobilisti. Sono nati decine e decine di B&B ma nessuno li mette intorno ad un tavolo per progettare un’idea di accoglienza nuova per il territorio. Di culturale al momento c’è solo la MesagnEstate pensata e seguita personalmente da Maurizio Piro. E i percorsi di legalità? A Masseria Canali ci vanno solo pochi eletti. Libera si è arroccata nella struttura di via San Vito e per il momento sembra aver dimenticato la città.
Non conosciamo una progettazione strategica della città, un’idea per il futuro di Mesagne. Tra poco inizierà a piovere a dirotto e affronteremo ancora le problematiche degli allagamenti nei punti conosciuti dalle cronache giornalistiche. E poi tante e tante cose piccole e grandi……
Di lavoro da fare ce n’è tanto. E’ arrivato il momento di dare una svolta seria all’attività amministrativa. I cittadini si aspettano risultati concreti al più presto. La politica in questo deve fare il suo ruolo. Sbrigatevi…
Cosimo Saracino
2 commenti
condivido pienamente l articolo. sembra che Mesagne non abbia nessuno a governare.. parole.. parole.. parole..
non condivido. alcune cose sono senza senso.
se si pubblicasse l’articolo 5, 10, 20 anni fa cambiando qualcosina o se si scriverà tra 5, 10, 20, 30 anni questo risulterà sempre attuale.
l’invito alla riflessione è la cosa che oguno di noi cittadini dovrebbe fare.
lo smarrimento e la pochezza della dirigenza dei partiti o delle liste civiche attuali sono il frutto della nostra mediocrità.
la pochezza dei contenuti delle riflessioni politiche e amministrative dei cittadini della nostra città riflette il momento attuale, e la classe politica, esprime più o meno tutta la nostra mediocrità.
occorrerebbe fare seria autocritica prima di esprimere certe opinioni che sono sempre la cosa più facile da fare.
è più facile amministrare una città o criticare quello che qualcuno sta facendo per tirare avanti?
mesagne non ha problematiche di altre città come brindisi dove la magistratura interviene con una certa frequenza e dove ci sono seri problemi legati alla questione ambientale, rifiuti, macchina amministrativa con compensi di dirigenti superiori alle centomila euro ecc ecc instabilità politica se non legata a interessi economici…
da noi alcuni come il citato Piro offrono il loro servizio gratuitamente alla città e dovremmo ringraziarli.
io non mi sognerei mai di impossessarmi delle bici di proprietà del comune (cioè di tutti noi).
se trenta dipendenti comunali o gente che opera nella società civile, che diciamo lavorano per il prossimo e per la collettvità, lo dico con il condizionale, avessero veramente preso le bici per uso personale, come può un sindaco o un gruppo di assessori amministrare una città con questi soggetti????
se c’è un disservizio di dipendenti comunali o di gente che lavora per il pubblico come si fa a dire che c’è scollamento tra il sindaco e i cittadini????
siamo una massa di cittadini che non rispetta le regole e diamo la colpa al sindaco e agli assessori…. troppo facile.
non esiste più una funzione educativa dei mass media e al contrario questi vengono usati per arrivare nella vita per asservire qualcuno per denigrare qualcun altro e per mantenere la propria posizione
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