Lo scorso 5 settembre la mesagnese Elisabetta Perrucci ha conseguito, presso l’Università del Salento, la Laurea Triennale in Lettere Moderne – Letteratura Italiana Contemporanea, sotto la guida del Relatore Chiar.mo Prof. Fabio Moliterni. La tesi di laurea elabora la poesia in dialetto ed il punto di partenza è l’esperienza poetica degli autori novecenteschi. Dall’origine fino ai tempi contemporanei, gli autori hanno mutato la modalità di scrittura, il linguaggio e lo scopo stesso delle opere pubblicate. Sono stati analizzati diversi autori a partire dall’area napoletana fino ad arrivare all’area di Taranto, Brindisi, Lecce e dintorni. Inoltre è stato dedicato spazio nel primo capitolo all’origine del dialetto salentino, attraverso le teorie di G. Rohlfs, e O. Parlangeli, e di quello mesagnese, grazie allo studio portato avanti dal prof. Marcello Ignone.
Il secondo capitolo, invece, è dedicato alla vita, alle abitudini, al modo di fare poesia dell’autore mesagnese Emanuele Castrignanò (nella foto). Attraverso lo studio sui testi e l’intervista che Elisabetta ha effettuato all’autore, si scorge una similitudine con importanti autori, da Pasolini a Pascoli, nell’arte del narrare in maniera realistica, critica e con un accento nel cantare le proprie origini.
Da qui il titolo della Tesi: “Ci lu cori ti resta trapanatu, sai ch’è ppuisia, pircè no nc’è tuzzatu” tratto da una poesia appunto di E. Castrignanò. Questa mattina Elisabetta Perrucci ha voluto donare questo suo studio alla Biblioteca Comunale di Mesagne, per metterlo a disposizione dei concittadini, attraverso il Sindaco Matarrelli.