Dopo due mesi dalla morte di Enrico Soliberto i familiari non si danno pace. Il ricovero presso alcuni reparti del Perrino di Brindisi è stato considerato insufficiente. Oggi ci è arrivata questa lettera a firma della moglie e del figlio Nicola a cui diamo il giusto spazio anche per ricordare un lavoratore comunale molto stimato nel Comune di Mesagne e che se n’è andato in grande silenzio.
Egr. Direttore,
le rappresentiamo quanto accaduto al Ns caro congiunto Soliberto Enrico presso l’Ospedale Perrino di Brindisi dove è rimasto ricoverato per circa due mesi
Fatto
A circa 2 mesi dalla morte del loro congiunto il figlio e la moglie del Sig. Soliberto Enrico, non si danno pace per la prematura perdita del loro caro.
Il fatto:
il sig. Soliberto, conosciuto e stimato autista del Comune di Mesagne, veniva ricoverato in data 13.06.2017 presso l’Ospedale Perrino di Brindisi nel reparto Utic a seguito di un’insufficienza respiratoria dovuta a un edema polmonare diagnosticata nel Pronto Soccorso del suddetto Nosocomio.
Rimaneva nell’Utic per sei giorni prima di essere trasferito, forse con troppa fretta, nel reparto di cardiologia dove restava ricoverato per 2 giorni prima di essere colpito in data 21.06.2017 da un ictus dovuto all’occlusione delle carotidi e per il quale subiva un intervento chirurgico e successivamente trasferito nel reparto di rianimazione (ottavo piano) dove restava ricoverato per circa 52 giorni fino alla data del decesso avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 agosto 2017.
Dal momento del ricovero in rianimazione, dopo una lieve ripresa, la situazione clinica del Soliberto, per cause che saranno accertate dopo l’esame della cartella clinica, è peggiorata determinando, per i parenti, un calvario morale psicologico dovuto all’incomprensibile ed inspiegabile decadimento fisico del loro caro il quale era tenuto in costante stato di sedazione ed un giorno sembrava migliorare l’altro invece era gravissimo ( “Sig.ra suo marito si sta riprendendo “ Sig.ra Suo marito è gravissimo)
Per giunta, al momento del decesso aveva il corpo del SOLIBERTO era pieno di piaghe molto profonde.
Forse con un esame preventivo e senza il prematuro trasferimento dall’Utic al reparto, si sarebbero potute evitare le conseguenze che hanno determinato il decesso del Soliberto.