Da quando Edoardo Devicienti ha iscritto l’ex convento dei Domenicani nei beni da tutelare dei FAI, anche l’amministrazione comunale si è accorta di avere un monumento così importante. Nel giro fatto questa mattina era chiaro che il sindaco e gli assessori non erano mai entrati all’interno. Grazie all’intervento di Antonio Pasimeni abbiamo anche saputo qualcosa in più delle ricchezze che sono ancora incastonate nelle pietre. Bellezze che forse sarebbe giusto tutelare.
Il giovane studente dello Scientifico insieme ad altri amici stanno allestendo dei panchetti per raccogliere le sottoscrizioni che verranno inviate al Fondo Ambiente Italiano nella speranza che possa finanziare il restauro. Grazie a questi ragazzi sono stati spazzati anni di incuria, sono state tolte frattaglie depositate per decenni e liberati gli spazi per camminare all’interno di questo monumento straordinario. Ma sul convento pende la spada di damocle della vendita. Il Convento è tra quei beni alienabili che il Comune ha iscritto in bilancio. Fortunatamente ancora non si è fatto vivo nessun acquirente, altrimenti la città avrebbe perso anche questo stabile. Allora diamo una mano a questi ragazzi ed incrociamo le dita.
