Dal Coordinatore cittadino Alibrando Gianfranco: Ultimamente tutto il centro sinistra a livello nazionale e locale sta esprimendo la propria preoccupazione per l’ eventuale vittoria di Fratelli D’Italia alle prossime politiche, sono sicuro che il pensiero del nostro iscritto Francesco D’Ippolito rappresenti la giusta risposta.
A chi si erge come depositario e difensore della Costituzione minacciata da un eventuale vittoria della destra alle elezioni politiche del 25 settembre, vorremmo sommessamente ricordare che non noi – FdI -, che pure avremmo la legittimazione per farlo visto il rispetto che abbiamo dimostrato, nei decenni e con i fatti, ai valori costituzionali, ma un gruppo di costituzionalisti e accademici di diverso orientamento culturale e politico, fra i quali Luciano Violante, Franco Bassanini, Enzo Cheli, Antonio Baldassarre, Paola Balducci, Felice Giuffrè, Giovanni Guzzetta, Tommaso Edoardo Frosini, ha pochi giorni fa lanciato un appello con il titolo “Liberi di scegliere” contro la sistematica denigrazione e delegittimazione dell’avversario politico che è divenuta l’elemento caratterizzante della campagna elettorale.
Attraverso forme di delegittimazione morale e la prospettazione di scenari “apocalittici” privi di riscontri e finalizzati solo ad alimentare la paura e l’inquietudini che attraversano la nostra società – non solo il centro-destra è già stato al governo del Paese ma è tutt’ora impegnato nella guida di importanti Regioni italiane ove non si registrano involuzione democratiche o le paure paventate dalle forze di sinistra – si violano alcuni dei principi fondamentali della nostra Costituzione che, come si legge nel documento, «richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, accanto a quelli di solidarietà sociale ed economica», art. 2, «richiama all’osservanza della pari dignità sociale anche nelle manifestazioni del pensiero e delle opinioni» articoli 3 e 21, e «impone il rispetto del metodo democratico nella competizione tra i partiti» art. 49, e di conseguenza il ripudio di ogni radicalizzazione dello scontro politico finalizzato solo a mettere in discussione il diritto di ciascuna forza politica ad aspirare, con il consenso degli elettori, alla guida del Paese. Non c’è bisogno di aggiungere altro e, del resto, sarebbe anche irrispettoso nei confronti di tali personalità.
Concludiamo perciò auspicandoci che in nome dei principi sanciti nella nostra Costituzione si accettino da parte di tutti i principi basilari di una competizione politica libera e democratica basata sul confronto tra le idee e i programmi, consentendo così agli elettori di esercitare il loro diritto/dovere di scegliere liberamente e consapevolmente i propri rappresentanti in Parlamento perché – come affermato nel documento – «tra i fondamenti dell’ordinamento repubblicano vi è certamente il diritto-dovere dei cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti in Parlamento e il correlato diritto di tutti i partiti politici e dei loro esponenti di competere democraticamente per l’acquisizione del consenso, aspirando al governo del Paese secondo la propria visione dell’interesse generale».