C’è una linea sottile che separa il racconto sportivo dalla letteratura. Un punto esatto in cui la cronaca cede il passo alla narrazione e il gesto atletico si fa epopea. In quello spazio, da anni, si muove con grazia e intelligenza Federico Buffa: giornalista, telecronista, affabulatore e – soprattutto – narratore. Venerdì 25 luglio 2025, alle 21.30, Buffa arriva in piazza Orsini del Balzo a Mesagne con “Number 23 – Vita e splendori di Michael Jordan”, uno spettacolo che è insieme biografia, tributo e viaggio teatrale. In scena, accanto a lui, Alessandro Nidi al pianoforte. Biglietti disponibili su TicketOne e nei punti vendita autorizzati.
Michael Jordan non è solo il più grande giocatore di basket della storia. È un simbolo globale. Ha cambiato per sempre il gioco, l’immaginario e perfino il linguaggio della cultura sportiva. È diventato brand, esempio, icona, ma prima ancora è stato un uomo – e Federico Buffa lo racconta a partire da qui. Dai primi tiri nel cortile di casa fino alla consacrazione definitiva con i Chicago Bulls. Dall’infanzia segnata dal rapporto col padre alle sfide leggendarie contro Magic Johnson, Larry Bird, Isiah Thomas. E poi i sei titoli NBA, le finali dominate, il ritiro e il ritorno, le sconfitte, le rinascite, i silenzi, le vittorie sporche e quelle limpide.
Buffa segue la sua traiettoria come fosse una partitura. Ne coglie i chiaroscuri, le pause, i passaggi inattesi. Ma non si ferma alla superficie del campione: scava, osserva, collega. Parla dell’America degli anni Ottanta e Novanta, del peso delle aspettative, del razzismo, del mercato, dei media. Parla di gloria e solitudine, di sogni e di fallimenti. E lo fa con quel tono che gli è proprio: preciso ma mai freddo, empatico ma mai retorico, elegante, curato, necessario. Ogni parola è cesellata. Ogni pausa è pensata. E quando Buffa racconta, non si limita a evocare immagini: le costruisce. Chi ascolta vede i parquet illuminati del Madison Square Garden, il volto teso di Jordan prima di una gara decisiva, le scarpe rosse e nere che hanno fatto scuola, gli occhi del pubblico che si alzano all’unisono per seguire un volo. È teatro nel senso più puro: il racconto di una storia capace di contenere molte storie.
Accanto a lui, il pianoforte di Alessandro Nidi diventa voce parallela, amplificatore emotivo, trama sonora. Le musiche originali – a volte discrete, a volte incisive – accompagnano il flusso delle parole, lo sostengono, lo avvolgono. Un contrappunto musicale che trasforma lo spettacolo in un’esperienza completa: non solo da vedere e ascoltare, ma da sentire. “Number 23” è più che una cronaca o un documentario teatrale. È qualcosa di più: è un racconto vivo, in cui il mito di Michael Jordan viene restituito nella sua interezza, senza scorciatoie né santificazioni. Un uomo che ha vinto molto, perso altrettanto, e che – soprattutto – ha lasciato un segno profondo trasformando ogni campo da gioco in un palcoscenico e ogni canestro in un gesto irripetibile.
Lo spettacolo porta a Mesagne una serata di grande intensità emotiva e culturale. Una tappa importante di un tour che ha già registrato consensi unanimi in tutta Italia. Ovunque, sale piene, ascolto profondo, applausi convinti. Perché Buffa ha il dono raro di raccontare la realtà senza smettere di farla sognare. E perché Jordan, ancora oggi, è più di un ricordo: è una presenza che continua a ispirare, a dividere, a interrogare. Chi ama il basket troverà molto. Chi non lo segue affatto, forse, troverà ancora di più: una storia umana, una parabola universale, un invito a guardare lo sport con occhi nuovi. Non è necessario conoscere il linguaggio tecnico, i numeri, le statistiche. Basta lasciarsi guidare. Buffa fa tutto il resto. La serata è organizzata da Aurora Eventi ed è patrocinata dall’Amministrazione comunale nell’ambito del cartellone “MesagnEstate 2025”.