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Festività pasquali, niente riti esterni ma solo celebrazioni nelle parrocchie

da Cosimo Saracino
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Si è svolta, in videoconferenza, nel pomeriggio di ieri, presieduta dal Prefetto Carolina Bellantoni, la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel corso della quale è stato fatto il focus riguardante le ricadute dell’emergenza epidemiologica sul sistema sanitario e ospedaliero della provincia ed il monitoraggio delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia, al fine di disporre in maniera sempre più efficaci i servizi di controllo del territorio per consentire il rispetto delle prescrizioni poste dalla c.d ” zona rossa” in cui è collocata anche la Regione Puglia, soprattutto in vista delle Festività Pasquali. Presenti all’incontro i Vertici delle Forze dell’Ordine, il Direttore Generale della A.S.L., i rappresentanti della Curia Arcivescovile delle Diocesi di Brindisi e di Oria, i Sindaci dei Comuni della Provincia, la Polizia Stradale.
Nel corso della seduta di Comitato, è stato tracciato il quadro del trend epidemiologico a livello provinciale, con una curva del contagio che registra ancora un preoccupante andamento, sebbene non si registrino ancora picchi di contagio. La risposta del sistema sanitario provinciale, con il massimo impegno dei medici e del personale, è ancora efficace, ma è necessario- come sottolineato dal Direttore Generale della A.S.L.-mettere in atto tutte le misure, anche stringenti, per evitare una virulenta catena dei contagi e, quindi, creare pressione sulla strutture sanitarie ospedaliere che devono assicurare i livelli di assistenza. La campagna vaccinale prosegue ed, anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali, sono state individuate delle strutture da deputare alla vaccinazione della popolazione in ogni comune.
In vista della ricorrenza delle festività pasquali e delle celebrazioni liturgiche, i rappresentanti delle Diocesi di Brindisi ed Oria hanno reso noto che, a causa della pandemia, non avranno luogo i tradizionali riti religiosi e le espressioni della pietà popolare all’esterno dei luoghi di culto, nel corso della Settimana Santa, essendo consentite soltanto le messe nelle sole Chiese parrocchiali, in orari tali da permettere il rientro a casa dei fedeli entro le ore 22,00, così come previsto dalle disposizioni governative e nel rispetto dei protocolli sanitari approvati dalla CEI per le funzioni religiose.
Si è convenuto, pertanto, di promuovere la massima informazione alla popolazione sulle modalità di svolgimento delle stesse, favorendo la diffusione mediatica delle stesse e prevedendo che nei luoghi di culto venga assicurato un adeguato supporto dei volontari, al fine di evitare situazioni di assembramento e consentire l’accesso dei fedeli nel rispetto della capienza massima consentita. Nel prosieguo il Prefetto, condividendo le preoccupazioni espresse dai Sindaci, ha sottolineato che il passaggio in fascia rossa impone significative e più stringenti limitazioni alla mobilità dei cittadini, consentita solo per i casi giustificativi ammessi dalle disposizioni governative ( lavoro, salute e necessità).
Si è quindi disposta l’intensificazione in maniera mirata dell”attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle norme anti Covid-19, con particolare riguardo alle aree urbane o extraurbane più sensibili, potenzialmente interessate da fenomeni di assembramento, specialmente in corrispondenza delle giornate festive e prefestive. Indispensabile anche il massimo supporto collaborativo delle Polizie Locali per contrastare situazioni di assembramento estemporanee o criticità che si dovessero verificare nei territori di competenza. La Polizia Stradale effettuerà servizi di controllo sulla viabilità extraurbana, non potendo escludere , pur in presenza dei divieti di spostamento tra Regioni, un incremento dei flussi veicolari dal rientro di persone proveniente da altre parti del Paese. Analoghi servizi di controllo saranno effettuati presso le Stazioni ferroviarie e l’aeroporto.
Il Prefetto, in conclusione dell’incontro, ha sottolineato che l’azione di controllo messa in campo non può essere disgiunta dal senso di responsabilità diffusa di tutti, come rispetto per sé stessi e per gli altri, che si concretizza nell’osservare le regole comportamentali fondamentali, quali uso corretto dei dispositivi di protezione, del distanziamento interpersonale evitando assembramenti ed osservando le disposizioni governative che, pur stringenti, sono poste a presidio della tutela della salute collettiva, che non può essere messa a repentaglio dalla diffusiva circolazione del virus e delle sue varianti.

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