Riceviamo e pubblichiamo: Ci pare che Molfetta, a proposito della vicenda che ha visto contrapporsi l’Ordine dei Carmelitani e gli organizzatori della “Fiera Miedievale Franca” che si terrà a Mesagne Sabato 27 e Domenica 28 Agosto, abbia dismesso i panni del Sindaco e indossato quelli del censore.
Riteniamo, infatti, che sia inaccettabile la soluzione imposta dallo stesso Molfetta, in ossequio a quanto si chiedeva nella missiva inoltrata al Comune da P. Enrico Ronzini in qualità di Superiore Provinciale dei Carmelitani, che prevede di non fare più riferimento a San Michele Arcangelo e vieta al corteo di percorrere la strada adiacente al Santuario del Carmine. Come si può, non sussistendo motivi di ordine pubblico, impedire al corteo di percorrere quella strada?
Non è certamente di nostra competenza, e sicuramente non rientra tra le prerogative del Sindaco, stabilire chi può fare o no riferimento a S. Michele Arcangelo, e senza addentrarci nella diatriba riteniamo quanto meno singolare che un ordine religioso inviti un’autorità civile quale il Sindaco a intervenire per impedire agli organizzatori di usurpare un diritto proprio dei Religiosi. Siamo agli “editti Mesagnesi” al tempo della Chiesa di Francesco: un paradosso!
Gioverà ricordare che le prime edizioni della Fiera Medievale Franca in onore di San Michele Arcangelo si sono svolte in piena collaborazione tra le stesse associazioni (Gruppo storico Città di Mesagne, Meghy Costumes d’Epoque e altre) e il Santuario del Carmine, è sufficiente riprendere il programma degli eventi di qualche anno fa per una facile verifica.
Ciò che più sconvolge in questa vicenda è il comportamento del Sindaco, il quale, evidentemente, dopo un anno non ha compreso quale sia il suo ruolo. Dovrebbe infatti pretendere più rispetto per l’Istituzione che è chiamato a rappresentare e per le iniziative che per sua volontà il Comune patrocina, salvo poi essere da egli stesso mutilate a pochi giorni dal loro svolgimento.
Dovrebbe, altresì, rispettare di più i suoi concittadini impegnati nell’associazionismo, nel volontariato – che solo qualche mese fa egli stesso ha insignito di un riconoscimento civile per l’impegno in favore della città ( si tratta di Margherita Ignone presidente dell’associazione “Meghy Costumes d’Epoque”)-, e nell’organizzazione di eventi che ogni anno portano a Mesagne cittadini e associazioni da tutta la Puglia per due giornate (anche quest’anno i figuaranti saranno circa cinquecento).
Dovrebbe, infine, comprendere che per costruire partecipazione attiva e dal basso sarebbe sufficiente non demolire quella che già c’è e che si prodiga per la città, e continua a farlo nonostante tutto, da molto prima che egli diventasse Sindaco.