Sono arrivati uno dietro l’altro. I sette consiglieri comunali di maggioranza, Alessandro Cesaria, Toni Matarrelli, Gino Vizzino, Antonello Mingenti, Giuseppe Semeraro, Elvy Zurlo e Toni Esperte, non si sono fatti attendere all’appuntamento con il notaio Francesco Di Gregorio. A seguire, con solo pochi minuti di ritardo, i due colleghi del Partito Democratico, Ninni Mingolla e Alessandro Pastore. Il tempo di autenticare le firme in calce al documento delle dimissioni ed Esperte è partito alla volta del Comune per protocollarle. Finisce così alle ore 13.30 di lunedì 21 gennaio 2019 l’esperienza amministrativa del Sindaco Molfetta iniziata nel 2015. Una sfiducia al Primo Cittadino rafforzata anche dagli assessori comunali e dai due delegati esterni. Nel documento politico inviato le ragioni di questa scelta:
“Il manifesto politico-programmatico attraverso cui il nostro candidato Sindaco aveva dapprima allestito una coalizione civica e, poi, vinto le elezioni aveva il segno esplicito di una apertura alla città, di un coinvolgimento ad ogni livello delle forze sane nell’amministrazione della cosa pubblica e di una coesione proficua con i soggetti componenti la maggioranza.
Col passare dei mesi il primo cittadino ha manifestato un atteggiamento, diventato stutturale,di diffidenza verso le forze politiche che ne avevano consentito l’elezione, verso i consiglieri comunali che ne supportavano l’azione amministrativa e verso la città.
Negli ultimi tempi, le criticità emerse nei dibattiti politici con la maggioranza non sono state mai affrontate dal Sindaco con spirito costruttivo bensì con un ulteriore atteggiamento di chiusura verso il confronto e la volontà di sintesi. Nemmeno l’esperienza politica della giunta, espressione esclusiva della maggioranza nominata ad Aprile , nonché l’ottimo lavoro svolto dagli assessori stessi è bastato a redimere le difficoltà di comunicazione tra il Sindaco e la maggioranza.
Tutto ciò ha portato al venire meno delle ragioni dello stare insieme. Come ovvia conseguenza, ci si sarebbe aspettati che il sindaco preso atto delle numerose criticità sollevategli e dell’assenza di dialogo con la propria maggioranza avesse rassegnato le dimissioni.Così non è stato. Ne prende atto allora la maggioranza, nulla avendo contro la persona del primo cittadino ma nell’interesse esclusivo della città e ben oltre le trascurabili speculazioni di qualcuno. I consiglieri Alessandro Cesaria, Toni Esperte, Toni Matarrelli, Antonello Mingenti, Giuseppe Semeraro, Gino Vizzino, Elvira Zurlo. Gli Assessori Marco Calo’, Roberto D’Ancona, Maria Teresa Saracino, Annamaria Scalera, Omar Ture. I delegati esterni Vincenzo Carella, Maurizio Piro.
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