Il ‘marcatore seriale’ dei citofoni mesagnesi dovrebbe essere un venditore porta a porta. È questa l’ipotesi al vaglio dei poliziotti del Commissariato di Mesagne che nelle ultime ore hanno ricevuto decine di segnalazioni e anche qualche collaborazione. È proprio grazie ad un cittadino il problema ha assunto una dimensione più contenuta. Al momento non è stata scartata, però, l’ipotesi che si potrebbe trattare di un segno convenzionale utilizzato per identificare le abitazioni da parte di qualche malintenzionato (italiano o straniero). Ma le immagini che vi proponiamo e la presenza dello stesso identico segno sui citofoni dei mesagnesi ha fatto assumere alla questione una dimensione diversa. È stato sufficiente visionare le telecamere di videosorveglianza di questo solerte cittadino per dare ragione a chi sui social diceva che si trattava di un agente di vendita. Il mesagnese a cui era stato contrassegnato il citofono con la X ha fatto giungere agli agenti i frame in cui si intravede il venditore porta a porta che, con una penna in mano, si avvicina al citofono e prima di suonare sembra che disegni qualcosa. Il dubbio è che il giovane venditore in quel momento starebbe contrassegnato il citofono con quella famigerata X che tanta preoccupazione sta diffondendo in città. Un segnetto per ricordare a se stesso e/o ad altri che li c’è già stato. Adesso starà ai poliziotti identificare il venditore e chiedergli spiegazioni. Intanto, i mesagnesi possono continuare a dormire sonni tranquilli sapendo che le forze dell’ordine stanno continuando ad indagare e a vigilare nelle nostre strade.
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